Page 76 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2023
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ANIME ERRANTI                                                                                                                                                   GOCCE DI VITA

                                                                                  si agita con il vento il Mediterraneo.

                 I ricordi sono briciole di libertà,                                                                                                                             Sospiro assorta mentre accarezzo il mio ventre di sole.
                 apertura d’ali per la terra lasciata,                            A mezza aria il volo del gabbiano                                                              Il giorno mi illumina e la poesia di dolci pensieri mi cura l'anima.

                 solo i miei occhi soffrono questo male                           è verso estraneo, fame che taglia la fiaba                                                     La nuova stagione scuote il mio albero.

                 dell’anima che perde le stelle azzurrate.                        nei domini di castelli,                                                                        Un riverbero dentro il mio corpo sposta tutte le mie fibre, e, con un sfarfallio,
                                                                                  molecole di preistoria, granelli                                                               spinge la linfa.

                 Altra vita, ascolto in lontananza:                               di sangue che portiamo dentro, pietrificato.                                                   Un verde nuovo compare nel mio fogliame.

                 i canti dei fratelli dalle masse d’acqua,                                                                                                                       I miei rami odorano di frutto, il mio grembo di fiori.
                 con  denti di spuma, con labbra di onde,                         Ossa di tanti, come me,                                                                        Sommessi rumori sciamanano dentro il mio tempo, producono bisbigli arcani.

                 con le lacrime di sale.                                          spuntano da ogni lato,                                                                         Tocco il mio ventre e le mani muovono le dita con cadenze melodiche come goc-

                                                                                  fanno lunghe spiagge di bassa marea,                                                           ce sulle foglie.
                 I miei fratelli sono i signori del mare,                         al margine di vita andata.                                                                     Dal mio ventre nascono rumori delicati, madrigali diffusi nella nebbia, nenia del

                 conoscono i misteri delle aurore,                                                                                                                               fiore che si beve il sole.
                 posseggono i segreti dell’acqua scossa,                          Il mare spasima e sopporta le sofferenze                                                       Il mio corpo risponde con palpiti d'amore, che sul mio sguardo inedito schiudo-

                 agitata dai rami,                                                delle carcasse di imbarcazioni,                                                                no l'infinito.

                 sorretti dalle spalle dell’anima.                                coperte di stelle liquefatte.



                 Sento già le mie radici,                                         Dai fondali addormentati i relitti

                 penetrano i regni dei miei fratelli,                             sacrificati come casa
                 guidate dall’amore per le ali,                                   dai pesci, dalle alghe, da mille altre vite,

                 il mio fusto è desiderio di luce                                 narrano storie fantastiche di morti

                 per il mare condannato.                                          che possono ancora respirare,
                                                                                  sulla sepoltura di cimiteri senza barriera,

                 A ogni scorcio di volo,                                          il respiro è la speranza di tornare,

                 con gigantesche braccia tese,                                    a una vita vera,
                 colgo il sangue di terra ferita,                                 con gli occhi persi nella spera,

                 sangue di mare tranquillo,                                       al tutto, privi.


































































                76   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       77
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