Page 17 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
P. 17
mARIA mOLLO annALIsA pOTEnzA
CIBO E POESIA UNA POESIA PER SAN VALENTINO
La poesia è cibo per la mente e il cibo diventa poesia.
L’uomo è l’unico animale che cerca un cibo buono da mangiare ma anche buono da Nel giorno di San Valentino, durante il quale gli innamorati si scambiano gli auguri e
pensare. giurano eterno amore, un giorno appartenente ad un’epoca nella quale le separazioni
Tra letteratura e cibo esiste un rapporto senza tempo e senza luogo: nutrimento, ghiot- e i divorzi sono molto frequenti e i rapporti tendono ad essere superficiali e poco so-
toneria, gola ma anche fame e sete. lidi, sorgono spontanee quelle domande che ciascun innamorato dovrebbe porre a se
Senza tempo purché sia documentata da sempre; basti pensare alla Genesi, al peccato stesso, come ad esempio: “Per quale motivo mi innamoro? Sono capace di far durare
originale, alla cacciata dal Paradiso terrestre che si rifà ad un frutto. il mio rapporto?” In questa poesia ci sono alcuni spunti di riflessione.
Sempre nella Genesi, Esaù regala al fratello Giacobbe la primogenitura per un piatto
di lenticchie.
Anche l’Odissea dà largo spazio al cibo: l’antro di Polifemo per esempio…” erano
carichi di formaggi i graticci, erano stipati i recinti di agnelli e capretti…
Senza luogo in quanto tutte le culture sentono il bisogno di manifestare il rapporto tra TI AMERO’ PER SEMPRE
il cibo e l’uomo. “Ti amo,
Il cibo, nella cultura cristiana e nell’immaginario simbolico e letterario, ha un posto di anzi, ti amerò per sempre”.
rilievo perché con l’Eucarestia, Dio si fa cibo per l’uomo. Ci avevo creduto,
Il valore alimentare e spirituale del cibo è presente anche nella letteratura medievale ad te lo avevo detto, dichiarato,
opera dei Padri della Chiesa. ripetuto, giurato!
Nutrirsi è essenziale come lo sono i rapporti sociali, il dolore, la felicità, l’amore. Ne ero assolutamente convinta!
Cibo e poesia: un connubio a nutrimento del corpo e dell’anima. Strano, non sento più niente…
Cosa è successo?
Avverto un gran gelo dentro.
QUATTRO CHIACCHIERE IN CUCINA Ti guardo, ti vedo diverso:
La cipolla disse all’aglio: non più quel dolce sorriso, l’immenso calore,
“Che ne dici del dettaglio? gli occhi da sogno, le belle parole.
Tu nei broccoli dovrai andare, Ti guardo, sei quasi un estraneo.
io nel sugo dovrò restare!” Pensavo di conoscerti,
“No, no, no mia cara amica! sono delusa, ti vedo diverso.
Tu andrai nell’insalata E se tu fossi solo un’illusione,
e nella zuppa di patate, la proiezione dei miei desideri,
condirai l’amatriciana delle mie aspettative, della voglia d’amore?
e spaghetti alla Giuliana”.
Forse tu non eri reale ma solo un’ideale
“Tu andrai nel carciofo, a cui aspirava la mia immaginazione.
nell’abbacchio e nelle alici, Forse il mio non era vero amore,
un pezzetto lesto lesto, era solo il progetto di un cuore
va ad aggiungersi ad un pesto!” incapace di amarti per chi realmente sei
e che sperava di trovare in te
“L’importante è l’armonia, un modo per riempire il vuoto interiore.
s’intromise la carota,
a ciascuno il proprio posto,
con piatti deliziosi
e molto molto appetitosi!”
16 17
periodico mensile del gruppo NOIQUI periodico mensile del gruppo NOIQUI