Page 20 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
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Capo Nord, vorrei vedere l’aurora boreale, le cascate del Niagara e New York, salire su                                    preso una direzione differente, persino opposta.
               una cresta montuosa e guardare dalla vetta l’immensità … Sono tanti i viaggi che vorrei                                    Se per caso, la vita ti riporta di nuovo ad un bivio offrendoti una nuova possibilità di scel-
               intraprendere!                                                                                                             ta, una seconda possibilità, non puoi lasciarla andare perché devi scoprire ciò che ancora
               7.IN QUALE POSTO TI PIACEREBBE ANDARE SE POTESSI VISITARE                                                                  mancava. Devi rischiare l’ignoto, lo devi a te stessa e la medesima possibilità la devi anche
               IL TUO PASSATO?                                                                                                            agli altri, anche a coloro che ti hanno ferito. Se la concedi a te stessa saprai capire anche
               Vorrei ritornare nella vecchia casa di campagna dei nonni materni, in Calabria dove ho                                     gli altri.
               trascorso da bambina le estati e molte festività. Ho tantissimi ricordi legati a questo luogo,                             10.QUAL È LA TUA FILOSOFIA DI VITA?
               fatti di sapori, di presenze, di scorci di vita, di abitudini e tradizioni che sono rimaste vive                           Come ho forse già detto prima, imparare a cogliere le occasioni quando ti si presentano,
               nel mio cuore.                                                                                                             non far sfuggire “l’attimo” (cosa che ho fatto molto spesso in passato), il “senso” di un
               Tornerei volentieri in quel mondo, che poi è quello dell’infanzia e dell’adolescenza,  vorrei                              momento che senti sia importante per te stesso; ciò che ha valenza e valore profondo,
               nuovamente abbracciare i nonni, mangiare alla grande tavola tutti insieme, passeggiare                                     non cedendo alla filosofia del: “tanto c’è tempo... o lo farò dopo…”.
               per gli uliveti con mio padre alla ricerca di asparagi selvatici, sentire la carrucola del pozzo                           No, non è questo il modo giusto. Lo sto imparando faticosamente: nessun momento,
               cigolare quando il grande secchio ricolmo d’acqua veniva tirato su dalle mani vigorose                                     che sia con te stesso, insieme agli altri o per gli altri, può essere sottovalutato e vissuto in
               della nonna; vedere mia madre impastare e preparare i “maccheroni al ferretto”, dondo-                                     superficie. Lo devi fare tuo, dargli quella sostanza che costruirà una parte di te.
               lare sull’altalena sotto il grande gelso, riempiendo gli occhi del sole tra le fronde..
               Il passato ha una valenza importante per ciascuno di noi e a quel passato sono legati gli
               anni che considero più belli della mia vita.
               8.COME NASCONO I TUOI SCRITTI?
               È una domanda che mi hanno rivolto spesso; molti parlano di ispirazione, una sorta di                                                                         NOTA BIOGRAFICA
               impulso irrefrenabile; per me è una specie di “illuminazione”, un riconoscere all’improv-                                                                     Nata a Taranto, laureata, insegnante di Materie lette-
               viso qualcosa che mi scuote nell’anima, in tale profondità da fare quasi male. Può acca-                                                                      rarie, è in pensione da settembre 2021. Accademica e
               dere in un momento qualunque della giornata, anche se è soprattutto di notte che scrivo,                                                                      socia di numerose Associazioni culturali, amante della
               quando, sola al tavolo della cucina nella penombra e nel silenzio assoluto, riesco ad ascol-                                                                  letteratura, della poesia e dell’arte in tutte le sue forme,
               tare ciò che chiede, prima di tutto a me stessa, di essere riconosciuto come stato d’animo,                                                                   scrive racconti e testi poetici affidando al “segno” i
               emozione, sensazione tattile o visiva, come percezione sensoriale, come appercezione o                                                                        moti del suo animo. “La scrittura, come lei stessa dice,
               come riflessione, processo di autoanalisi e di liberazione.                                                                                                   è un bisogno insopprimibile, un’esigenza vitale, un’an-
               Non so quando potrà accadere, né di cosa potrà parlare e quale messaggio potrà tra-                                                                           cora di salvezza e una chiave di conoscenza e di in-
               mettere o contenere ciò che cerco di esprimere in parole piegate, in qualche modo, alla                                                                       terpretazione emotiva della realtà”. Ha pubblicato tre
               “forma poetica”. So che afferro la penna e inizio a scrivere; a volte è un titolo che ho in                                                                   sillogi: “Grammi di vero”, VJ Edizioni, Milano-2020,
               mente, una parola sola che mi ha colpito ed è sedimentata dentro di me oppure è un’im-                                                                        “Il vaso di Pandora”, Pegasus Edition, marzo 2021;
               magine, un attimo intravisto e neppure colto alla coscienza, rimasto come fotogramma                                                                          “Il mio primo è il cuore”, G.L.E. Taranto, dicembre
               fisso nella mia mente. Comincio a scrivere e la grafia si piega all’ansia emotiva che mi                                                                      2021. Ha curato una raccolta poetica, intitolata: “La
               afferra, scrivo frasi poi le cancello e ne riscrivo una parte; la grafia si contorce, seguen-                                                                 vita in una boccia” alla quale hanno partecipato poe-
               do l’onda di ciò che provo… e continuo fino a quando la tensione si placa. Mi sento,                                                                          ti provenienti da diverse regioni italiane. In numerosi
               allora, come se avessi attraversato il mare in tempesta e fossi giunta finalmente alla riva:                               concorsi letterari nazionali ed internazionali ha ricevuto primi premi, classificazioni,
               esausta ma viva e felice di esserlo. Questa che ho descritto è la prima fase del processo,                                 menzioni speciali, della critica e riconoscimenti. Le sue opere sono state recensite su
               poi dopo qualche giorno rileggo il mio “scritto”, lo passo al computer e lo stampo e                                       riviste letterarie, quotidiani di informazione e da Associazioni culturali con lusinghieri
               comincio a criticarlo, cioè a leggerlo come se fossi un’estranea e non “mi toccasse”; lo                                   apprezzamenti.
               sottopongo ad una lettura che lo “valuta” (deformazione professionale, forse...) e comin-
               cio il lavoro di revisione e controllo: modifico delle parole, ne cambio l’ordine, cerco una
               rima non usuale…insomma cerco di dare “un significante” ai concetti che ho espresso.                                       Grazie per averci dato l’opportunità di conoscerti meglio, attraverso questa
                                                                                                                                          accurata intervista,  senza schermi, proprio come se ti guardassi allo specchio
               9.CREDI NELLE SECONDE OPPORTUNITÀ?                                                                                         e ti raccontassi, nella tua apprezzabile semplicità
               Forse io ne sono l’esempio, nel senso che non pensavo che avrei dato a me stessa un’op-
               portunità differente da quello che credevo fosse il mio percorso.
               Le opportunità sono le occasioni, le scelte che incontri e che ti fermano ad un bivio; im-
               bocchi un sentiero, una strada senza sapere quale sarebbe stata la prosecuzione se avessi




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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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