Page 18 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
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fRAnCEsCA pATITuCCI              InTERvIsTA                                                                                 LUISA DI FRANCESCO




               Questo mese intervistiamo la poetessa tarantina Luisa Di Francesco. Insegnante, da                                        3.QUAL È LA TUA PIÙ GRANDE PAURA IRRAZIONALE?
               poco in pensione, con la passione per la poesia. I suoi scritti hanno vinto diversi premi                                 Una paura irrazionale che mi accompagna sin da bambina: ho paura delle api, vespe, cala-
                                                                                                                                         broni, di tutto ciò che vola, ronza e può pungerti!  Sicuramente, uno psicologo saprebbe
               e la sua ultima silloge è stata pubblicata da circa un mese: "Il mio primo è il cuore".                                   immediatamente collegare questo terrore assoluto ad una interpretazione metaforica e
               Le sue liriche sono una carezza per l'anima, una riflessione intima su temi molto vari                                    simbolica degli elementi che mi spaventano (sinceramente non ho indagato in tal sen-
               che ne fanno una poetica molto interessante.
                                                                                                                                         so…e non voglio farlo), però posso affermare che è una paura completamente irragio-
                                                                                                                                         nevole della quale sono consapevole e che,  ora, in età matura,  cerco in qualche modo di
                                                                                                                                         controllare non riuscendo sempre nell’impresa perché anche adesso  mi metto ad urlare
                                     1.QUAL È L’ABILITÀ CHE VORRESTI IMPARARE?                                                           e corro come una pazza appena ne vedo una che mi ronza intorno!
                                     Disegnare, dipingere…da sempre! Non so farlo. Nutro una pro-                                        Ho fatto cose incredibili! Da bambina, durante un viaggio, è entrata una vespa nell’au-
                                     fonda ammirazione per chi sa trasferire sulla tela o su un foglio                                   tomobile. Mio padre era alla guida, eravamo in autostrada; ho urlato e ho cominciato a
                                     ciò che scorge, ciò che lo ha colpito: un paesaggio, un colore, una                                 dimenarmi in tal modo da obbligare mio padre a fermare l’auto nella corsia di emergenza.
                                     sensazione, un volto, uno spicchio di mare. La pittura ha avuto                                     Ed io ho spalancato lo sportello e sono uscita di corsa, rischiando di farmi travolgere dai
                                     sempre, su di me, un fascino indiscusso. Amo visitare mostre e in-                                  camion e dalle auto che sfrecciavano vicinissimi a me! Non ho mai dimenticato il volto
                                     cantarmi davanti ai quadri: ne assorbo i colori, ne sento le sfumatu-                               terrorizzato di mio padre… io non sentivo nulla, volevo solo uscire e non farmi pungere.
                                     re ed immagino l’autore mentre lo dipingeva, costruisco nella mia                                   L’irrazionale paura è non riuscire ad esercitare alcun controllo su se stessi contro ogni
                                     mente la storia narrata sulla tela e quella della mano che ha stretto                               logica o ragione.
                                     il pennello tra le dita e ha raccontato. Cerco di capire cosa abbia                                 È strano che lo abbia raccontato… forse ne avevo bisogno.
                                     determinato, nell’autore, lo scegliere un effetto cromatico rispetto                                4.COME TI PIACE PASSARE IL TEMPO LIBERO?
                                     ad un altro o cosa, ad esempio, lo abbia spinto a tracciare la linea                                “Il tempo è libero” è quando perdi la cognizione e il rapporto con questa dimensione so-
                                     dell’orizzonte proprio in quella prospettiva.                                                       lamente umana che noi stessi abbiamo costruito e che, a volte, ci chiude nei limiti imposti
                                     Le opere dei Maestri hanno il potere di farmi commuovere: ho                                        dalla società o dal senso di responsabilità personale.
                                     pianto davanti alla Gioconda e mi sono quasi inchinata (intendo fi-                                 La libertà del tempo e dal tempo è, secondo me, il miglior modo per occupare lo scorrere
                sicamente inchinata) al cospetto della straordinaria potenza di opere come “Guernica”                                    delle ore e dei giorni.
                di Picasso. La mia passione per la pittura è così forte da spingermi a fermarmi quando                                   Avere il tempo per sé, per coltivare ciò che ti piace, ti appassiona, ti far star bene sia sul
                incontro qualcuno, all’angolo di una strada, che offre i suoi dipinti sul cartoncino. Ne                                 piano sociale sia su quello individuale, soggettivo ed emotivo. La mia è più una riflessio-
                compro sempre uno, perché è un pezzo della loro vita che donano a chiunque voglia                                        ne che una risposta… ma è una cosa che ho imparato e sto imparando ancora adesso,
                “vedere e capire”.                                                                                                       quando finalmente lascio andare gli obblighi e mi fermo a pensare, a riflettere, persino
                Ho cercato più volte di imparare a dipingere: ho acquistato pennelli e tubetti di colo-                                  a parlare con me stessa oppure prendo l’auto e vado a guardare l’orizzonte e, di fronte
                ri…inutilmente!  Allora sfogo il mio desiderio di “manipolare”, di creare con le mani e                                  al mare, spingo lo sguardo fino all’infinito, perdendomi in esso. Mi piace anche leggere i
                con le dita, costruendo piccoli oggetti, riciclando materiali diversissimi: merletti, deco-                              miei libri preferiti, ascoltare la musica che mi parla, andare ai concerti, passeggiare, ridere
                razioni di bomboniere, fiori secchi, bottoni, nastri, cocci di vasi con i quali trasformo                                e scherzare con la mia famiglia, con mia figlia e con gli amici…
                l’oggetto in qualcosa di diverso da ciò a cui era destinato.  Un vaso di cristallo scheg-                                5.SEI UNA PERSONA MATTINIERA O NOTTURNA?
                giato diventa, ad esempio, il contenitore stratificato di tutte le pietroline e le conchiglie                            Notturna. Ho sempre avuto difficoltà ad addormentarmi, sin da giovane. Anche se poi
                raccolte in riva al mare negli anni; una collana mai indossata diventa “il nastro” con                                   adoro dormire, ma mi addormento la mattina, poco prima dell’alba… e dormirei per
                cui appendere al muro una fotografia oppure penzola, “lasciata distrattamente”, dallo                                    tutto il giorno, cosa che non ho mai potuto fare e che non faccio nemmeno adesso! La
                spigolo alto di un mobile antico…insomma tutto ciò che mi suggerisce la fantasia!                                        notte e il silenzio notturno mi hanno sempre affascinato, le ombre che velano i contorni
                2.COSA APPREZZI DI PIÙ IN UN AMICO/A?                                                                                    delle cose, rendendole diverse, in qualche modo modificabili dal tuo sguardo, come se
                La capacità di ascoltare. E non intendo solo la capacità di ascolto della voce, ma ascol-                                ogni cosa perdesse la sua reale identità, riconoscibile e immutabile alla luce del giorno…
                tare ciò che l’altro non dice, non racconta, non esprime verbalmente ma sente e sta                                      Non so, nella notte sento una affinità con la mia anima…mi piace la notte.
                provando. L’amico è colui che sa guardarti mentre tu lo guardi e non chiede spiegazio-                                   6.SE POTESSI VIAGGIARE OVUNQUE NEL MONDO, DOVE ANDRESTI?
                ni, non domanda; ti “aspetta” fino a quando sarai capace di parlare di nuovo oppure di                                   “Ovunque”: definisce i tantissimi luoghi che vorrei conoscere e i tanti Paesi che vorrei
                superare il momento aprendoti ad un sorriso. L’amicizia è la capacità di sentire l’altro,                                visitare. Amo viaggiare: l’idea del “viaggio” mi affascina in sé: vuol dire lasciare il noto
                sentirlo così profondamente da rispettarne ogni aspetto anche il riserbo; è saper strin-                                 per capire mondi e modi diversi di vivere, di comunicare, differenti espressioni culturali,
                gere solo la sua mano o abbracciarlo senza profferire parola. Ho pochi amici così…ma                                     artistiche, diverse modalità di sentire e di “abitare la vita”.
                li ho…e il loro valore è per me inestimabile.                                                                            Vorrei andare in Egitto, entrare nelle antiche piramidi, vedere il Nilo; vorrei raggiungere



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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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