Page 45 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO

                                                    PASQUALE VULCANO
                                                    OLTRE L'AZZURRO
 MARIA ROSA ONETO                                   Troppo breve ma intenso il nostro
 DIVERSITÀ                                          amore
 Non ho paura ad amare,                             ci ha regalato giorni di magia
 chiusa nella clessidra                             tanti attimi di cielo e di follia
 di un dolore.                                      spersi e arresi nel fremito del cuore
 Nella bacheca delle passioni
 oscurate. In penombra per celare                   quando bruciavi muta i miei respiri
 le ferite del cuore e i tradimenti                 nutrendoti di me senza paura
 che la notte ha scolpito.                          seguendo i ritmi dolci d'avventura
 Non ho paura ad amare,                             tra baci caldi, gemiti e sospiri;
 abbracciata alla solitudine
 che ha stretto alla gola                           tra sguardi trasognati di passione
 la mia vita.                                       coglievi all'infinito ogni sussurro
 Quando, affacciata al balcone,                     placando la tua sete nella sera.
 passavano le stagioni, che
 le mie lacrime bagnavano                           Or tace il sogno dietro una chimera
 di sofferenza e voglie represse.                   ma non il cuor che batte con ragione
 Non ho paura ad amare, perché                      oltre la morte, sopra il cielo azzurro!
 non so più farlo, per età, per
 abitudine, per malattia dell'anima.                Nota dell'autore: sonetto rilkiano
 Sarei respinta, rifiutata, oggi
 come allora, che si accetta
 l'apparenza e mai l'Eterno che
 vibra dentro.
 Non ho paura ad amare al
 chiuso di una sofferenza
 mai sminuita. Nel gorgo  PIETRO RIZZO
 paludoso dove gli altri mi
 hanno rigettata. Nel supplizio  NON HO PAURA D'AMARE
 di una "diversità" che mai   Cercammo in un sogno,
              tutte le volte, che il tuo
 mi è appartenuta!  cuore batte con il mio,
              poi nasce il sole.
              E se mi portassi via,
              via da questa utopia,
              per entrare nel tempo,
              tempio della mia
              divinità.
              Varcherei dentro un'altra
              dimensione, mai
              conosciuta.
              Scalerei la montagna,
              per porgerti la Stella
              del mattino, le tue fredde
              mani.
              Dolce fiore mai raccolto.



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