Page 46 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO

                                                                                                                                         ROSA DI MARTINO
               RITA STANZIONE                                                                                                            CON IL FILO DEGLI ANNI
               TUTTO IL MARE DICE VIENI
               è così che le orme si danno correnti                                                                                      Con il filo degli anni
               alle protrusioni dei giorni                                                                                               il tempo ha ricamato ombre
               è il viaggiare senza partire                                                                                              sul tuo viso,
               risacca di allitteranti congedi.                                                                                          e lo sguardo acceso,
               ci lascio gli occhi, al balenio di umidi fiotti                                                                           stampato sui vetri
               è così che ti fermo                                                                                                       d'una finestra chiusa,
               dove il mare si assolve dal suo male.                                                                                     si è fermato ad aspettare
               invece no, richiama i polsi                                                                                               il lento sfiorire
               li sottomette al nodo, sospeso sciabordio                                                                                 delle primavere.
               da negare la linea dell’aria                                                                                              Sorridi
               gora ponte e pegno, senza finirmi                                                                                         e i ricordi riempiono le ore...
               - è un atto di libido estrema                                                                                             risenti l'odore
               tra l’est e l’ovest,                                                                                                      dell'erba stropicciata
               con quanta cura mi sferza                                                                                                 dai corpi
               su stasi di ossidiana. quanto, tu                                                                                         pieni di passione,
               gola gridata mi resti                                                                                                     le paure
               amaranto di trabocchi, il rullare continuo.                                                                               che coloravano le guance
                                                                                                                                         di pudore
                                                                                                                                         come i tramonti d'estate
                                                   SILVANA LA PERNA                                                                      tingono di rosso il mare
                                                   UN AMORE                                                                              e le carezze
                                                                                 in ineffabile vitrea corolla.                           tra brividi di pelle
                                                   Fascino strano                                                                        che cercavano piacere
                                                   che accomuna due anime,       Immagini balenanti                                      sotto coltri di luna
                                                   si riconoscono tra la folla,  in talamo di fuoco...                                   e di curiose stelle.
                                                   indefinibile turbamento,      innocenza mista all’uma-                                Col pensiero
                                                   esaltazione dell'essere!      na malizia                                              a te mi porti accanto
                                                                                 lasciano spazio ai sospiri                              e mi abbracci ancora
                                                   Giovinezza che seduce e  esalati                                                      col tuo volto stanco
                                                   trascina,                     dall'impazienza repressa.                               poi chiudi gli occhi
                                                   l'incoscienza puerile di                                                              e chiami con pazienza il sonno
                                                   sporgersi                     E le sfrenate corse in bici,                            che fatica ad arrivare.
                                                   da una finestra spalancata  per il segreto incontro ...                               Insieme al sole pallido d'aprile
                                                   su una voragine               la panchina complice                                    attendi l'alba di domani
                                                   e non provare alcuna          di abbracci e carezze!                                  dolce amore mio,
                                                   paura.                                                                                stringendo sul cuscino
                                                                                 Graffiare                                               le mie mani.
                                                   Tutto sembra fermo            a quattro mani le cupe
                                                   e intanto tutto va'!          ombre
                                                                                 scalfendo luce!
                                                   E si attenua
                                                   il riflesso cinereo del       E il mistero di un amore
                                                   cielo                         tramuta ogni giorno
                                                   trasformando la coltre        in sublime incanto!




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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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