Page 79 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
P. 79

ELvIRA quAgLIARELLA

               Un invito a corte, già, proprio così: “Ballo a Corte a Palazzo Reale” (l’evento orga-
               nizzato da “Le Nuvole”), una divertentissima pièce teatrale per le famiglie di Scampia
               tra i saloni del Palazzo Reale di Napoli per il Carnevale dei bambini che han potuto par-
 IN TEMPI DI GUERRA………  tecipare anche in costume o in maschera così come le loro mamme ed i loro papà. Tra
               gli splendidi saloni del Palazzo ci è stata proposta una visita guidata accompagnata da
               interventi teatrali itineranti. Ad accoglierci ed intrattenere le famiglie gli attori di Casa del
 “Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si edu-  Contemporaneo, nei sontuosi abiti di Re Ferdinando di Borbone ovvero Re Nasone e
 ca per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si   l’elegantissima Regina Maria Carolina, pronti per il Gran Ballo nel Salone d’Ercole. Uno
 educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si   spaccato di vita di corte, fra battibecchi e smancerie, eleganti inchini e isterici inseguimen-
 starà educando per la pace.”  ti che hanno reso il pomeriggio di grandi e piccini vibrante di risate gioiose e di allegria.
                                                                                                                                     Già, allegria, una parola quasi impronunciabile …. in tempi di guerra. Eppure, la forza
 MARIA MONTESSORI  dell’amore, ieri, ha reso possibile ogni cosa. In quest’epoca di individualismo ed egoismo,
               in cui le relazioni si basano sullo scambio, sull’utilità, sulla convenienza, ci troviamo di
               fronte ad interrogativi a cui non riusciamo a dare una risposta. Tuttavia, ci sono piccole
 In tempi di guerra molti non riescono a parlare più di amore, non riescono più a dare   certezze che ci danno senso e forza nel continuare a percorrere il nostro cammino verso
 ascolto a quella voce che dal profondo del nostro essere ci dice di amare e di metter-  la meta che abbiamo deciso di raggiungere. “Viviamo in un mondo sordomuto, di vite
 ci in gioco con il nostro cuore   blindate, dove ogni incontro ha il sapore di un miracolo. Negli anni, mesi o istanti in cui
 perché è il motivo per cui siamo   vive, l’incontro si alimenta di questo: di comunicazione. Non di parole, non è quello: vive
 qui sulla terra.
               di sintonia. Come con le manopole della radio: bisogna aggiustare la ricezione, trovare la
               lunghezza d’onda dell’altro e finalmente sentire. Sfiorare anche solo un momento la me-
               raviglia dell’unisono: un solo suono, lo stesso suono, un suono così chiaro.” (“Una madre

  In tempi di guerra io continuo   lo sa”, Concita De Gregorio). Ed è proprio la meraviglia dell’unisono che per me rappre-
               senta l’arcobaleno. Mentre passeggiavamo nel giardino del Palazzo Reale tenendoci per
 ad andare controcorrente come   mano un bambino mi ha chiesto: - Finiranno mai le guerre e le tempeste, maestra? – No,
 ho sempre fatto dando la prio-  piccolo mio – gli ho risposto – ma non finiranno nemmeno gli arcobaleni!
 rità al sentire con tutta me stes-
 sa, corpo ed anima al contem-
 po, la vita che pulsa intorno, ad
 accogliere l’altro con occhi che
 sono lo specchio del mio cuo-
 re. Un cuore di vetro è vuoto
 ed usa gli occhi per controllare,
 usare,  giudicare,  dominare; un
 cuore pulsante lo fa per stupirsi, conoscere, amare. E noi siamo proprio come i nostri
 occhi guardano la vita intorno.  In tempi di guerra io credo ancora nel potere del Bene;
 credo nella forza delle parole buone, delle buonanotte detti con dolcezza, dei buongior-
 no col sorriso, nelle giornate trascorse in armonia col creato. Credo nella forza estrema
 e irriducibile dell’amicizia e nella solidarietà umana, nell’aiuto amorevole e disinteressato
 e mi convinco, ogni giorno di più, che il bene e la gentilezza siano le armi migliori che
 possano penetrare in ogni luogo.  In un mondo in cui arroganza, egoismo, insensibilità al
 dolore umano, dannosa competizione sembrano imperare, io punto dritta verso ciò che
 è bello, verso l’amore ed il suo potere salvifico. Come un albero l’amore salda fortemente
 le sue radici ed aiuta a sollevare la testa, facendo risplendere le fronde. Sapere che non si
 è soli. Sapere che qualcuno rivolge a noi i propri pensieri. Sentirsi avvolti in un immenso
 abbraccio. E’ questo ciò che conta! Con “Affido Culturale”, ancora una volta mi è stata
 offerta l’occasione di vivere un’esperienza straordinaria in cui era in circolo l’amore in
 tutte le sue molteplici forme.




 78                                                                                                         79
 periodico mensile del gruppo NOIQUI                              periodico mensile del gruppo NOIQUI
   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84