Page 39 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO



 KETTY LA ROSA                      VINCENZO LAUDI
 SIAMO FUORI DAL PASSATO   SOSPESI NEL PASSATO DI UN INCERTO FUTURO
               Perduti in un vortice d'illusorie certezze,
 dentro un buco nero dispera-  Pedine di scacchi in gabbia  chimerico miraggio di una landa confinata.
 to   siamo gioco del destino   All'altare del bene comune,
 nel turbine che ti assale, ti fa   e lento declino  abbiamo sacrificato i nostri affetti,
 male,  divorati dalla rabbia.
 ossa e bocche stanche da   Al cielo solleviamo il nostro   distanti dalla comunanza famigliare
               siamo rimasti orfani di avvolgenti e caldi abbracci.
 sfamare.  pianto    Esuli in vuote e fredde stanze,
 Siamo equilibristi fragili   al suolo preghiamo per i corpi   bramanti la quiete dopo la tempesta.
 appesi ad una corda di distan- al vento invochiamo speranza   Sfiniti da un turbolento e persistente passato,
 za,   di luce sui nostri volti,  cerchiamo tra le pieghe del tempo gli attimi perduti.
 siamo scarni di pelle, di mani,  e dalle croci sulla terra
 di speranza.   radice di rinnovamento   Fiduciosi, riponiamo nelle materne mani dell’anima mundi
               gli amabili resti di vessate speranze di libertà.
 Siamo nel vortice di uragani   un salto dal fossato,   Seppur confusi e frustrati,
 isole che si guardano da lon-  dal fiume di sangue versato   l'innata voglia di sopravvivere,
 tano,  e SIAMO FUORI DAL PAS-
 guardiani di misurati spazi  SATO.   tiene salda la nostra visione in un futuro ancora incerto.
               Come impavidi sognatori,
 di fari nel mare siamo i topazi.
               dipingiamo vividi sogni
               d'amore e fratellanza tra i popoli,
               provvidenziale manna dal cielo
               per sfamare le anime tribolate.





                                   MARIN RADA
                LA TROTA DEI CAVALLI
 MARIO LAMBERTI  Sto tornando alla mia        in fuga,
 LE TINTE DELLA SERA   infanzia               "Chi è quest'uomo?"
 Guardando dallo scoglio,  come in una chiesa  come una pioggia sui
 quando alzo la visiera,  dal confine del paese  giardini? "
 s’innalzan con orgoglio  con icone profumate
 le tinte della sera,  di fiori di campo      Forse te lo sei chiesto
 come un grande acquarello  e terra,          anche tu
 pensieri vanno a spalmare                    prima volta
 con morbido pennello  Non l'ho mai fatto,    quando ero come un
 sulla riva del mare.  attraverso i costumi del   pensiero
 E sul chiaro orizzonte  mondo                dispersione,
 si addensano emozioni,  un altro patto...
 quasi ferme di fronte                        Sono una foglia ora
 a nuove sensazioni:  Mi conosce qui          sulla strada di pietra,
 sorridente la vela,  la foresta per la vita,  finora,
 con ali di gabbiano,  l'erba nasconde la sua   si tu
 il segreto ci svela  meraviglia              si sente il trotto dei caval-
 per volare lontano.  attraverso le radici,   li...
               solo i più piccoli si chie-
               dono                           L'hai sentito?



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