Page 37 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO
ANNA FIORILLO-CLAVELLI GIULIA GUARNACCIA
SIAMO FUORI DAL PASSATO *LA VITA CHE VERRÀ*
su cumuli di sogni,
Ulula
Siamo fuori dal passato, vento di speranza sepolti
Metto il mio cuore siamo fuori da su cumuli di pietre in un oscuro viale.
nel tuo un sogno e dentro d'un mondo tinto di Uomo rialzati!
solo così potrai una realtà che sfiora nero Spazza via
vedere coi miei l’eco del vento trapassato ombrosi avvenimenti
occhi quel che sei, nel deserto arido da un male oscuro torna a vivere
potrai vedere e spento come che avanza. basta "morire"!
con sorpresa la tua voce ormai Orridi ricordi Seppellisci nel passato
i sentimenti senza più tono. minano sentiero lacrime e ricordi
ereditati da te. d'una vita a venire pur se sono
Adesso riprendo
Le aride radici il mio cuore, e uomo indietreggia, vividi
lento il suo passo...
di questo
cercano acqua pura, mi basta che tu Non osa guardare. "oscuro male"!
quell’acqua della abbia visto Ulula vento
pioggia di lacrime e ascoltato anche
che disseta l’anima, le mie mani protese
che ha conosciuto verso il cielo mentre SILVANA LA PERNA
il buio e adesso ha sono fuori dal passato ALL'OMBRA DEL SALICE
bisogno di luce. ormai senza più vita. Fermerò il tempo
Scaverò tunnel nell'anima per un istante,
per nasconderci dentro un solo istante
tutte l'emozioni. per andare lontano,
NINA GAGLIANO più lontano del tempo stesso!
PANE DI VITA Abbraccerò
Sublime rincontrarti qui ogni volta, tutto ciò che mai muore... Mi siederò all'ombra
in questa particella di invitante l'amore smisurato che il salice proietta,
pane, impastato di farina e amore; per i frutti del mio grembo, ne assorbirò la frescura,
l'aria, il vento, il passato ed il pre-
straordinario farne proprio cibo, ogni sussurro sente.
lasciando andare più leggera l'anima di labbra sincere.
fra verdi erbosi pascoli di pace, Suturerò tutte le
dove dolore e mestizia s'immergono Abbraccerò crepe
dentro fiumi di luce, ripetenti ogni desiderio del passato
antichi canti dal nuovo sapore. ed ogni dolore, e dell'incerto cammi-
ogni volontà suprema no.
Il passato s'incontra col presente e la pesantezza del vivere.
fra noi per consegnare un Dio vivente, Incontrerò il mio
fresco miele stillato dalle celle Raggiungerò stesso pensiero,
secolari dell'arnia della vita, le mie impronte lo farò fiorire...
che scende lenta, pronta a risvegliare vagando nella nebbia il mistero del pre-
sentimenti assopiti da feroci e mi ritroverò sente ricomincerà.
vicende dilaganti fra gli umani che mi son persa!
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