Page 36 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO




                                                             ANNA FIORILLO-CLAVELLI                                                                                                          GIULIA GUARNACCIA
                                                 SIAMO FUORI DAL PASSATO                                                                                                        *LA VITA CHE VERRÀ*
                                                                                                                                                                                                             su cumuli di sogni,
                                                                                                                                                                                Ulula
                                                                                 Siamo fuori dal passato,                                                                       vento di speranza            sepolti
                                                 Metto il mio cuore              siamo fuori da                                                                                 su cumuli di pietre          in un oscuro viale.
                                                 nel tuo                         un sogno e dentro                                                                              d'un mondo tinto di          Uomo rialzati!
                                                 solo così potrai                una realtà che sfiora                                                                          nero                         Spazza via
                                                 vedere coi miei                 l’eco del vento                                                                                trapassato                   ombrosi avvenimenti
                                                 occhi quel che sei,             nel deserto arido                                                                              da un male oscuro            torna a vivere
                                                 potrai vedere                   e spento come                                                                                  che avanza.                  basta "morire"!
                                                 con sorpresa                    la tua voce ormai                                                                              Orridi ricordi               Seppellisci nel passato
                                                 i sentimenti                    senza più tono.                                                                                minano sentiero              lacrime e ricordi
                                                 ereditati da te.                                                                                                               d'una vita a venire          pur se sono
                                                                                 Adesso riprendo
                                                 Le aride radici                 il mio cuore,                                                                                  e uomo indietreggia,         vividi
                                                                                                                                                                                lento il suo passo...
                                                                                                                                                                                                             di questo
                                                 cercano acqua pura,             mi basta che tu                                                                                Non osa guardare.            "oscuro male"!
                                                 quell’acqua della               abbia visto                                                                                    Ulula vento
                                                 pioggia di lacrime              e ascoltato anche
                                                 che disseta l’anima,            le mie mani protese
                                                 che ha conosciuto               verso il cielo mentre                                                          SILVANA LA PERNA
                                                 il buio e adesso ha             sono fuori dal passato                                  ALL'OMBRA DEL SALICE
                                                 bisogno di luce.                ormai senza più vita.                                                                        Fermerò il tempo

                                                                                                                                         Scaverò tunnel nell'anima            per un istante,
                                                                                                                                         per nasconderci dentro               un solo istante
                                                                                                                                         tutte l'emozioni.                    per andare lontano,
                              NINA GAGLIANO                                                                                                                                   più lontano del tempo stesso!
               PANE DI VITA                                                                                                              Abbraccerò
               Sublime rincontrarti qui ogni volta,                                                                                      tutto ciò che mai muore...           Mi siederò all'ombra
               in questa particella di invitante                                                                                         l'amore smisurato                    che il salice proietta,
               pane, impastato di farina e amore;                                                                                        per i frutti del mio grembo,         ne assorbirò la frescura,
                                                                                                                                         l'aria, il vento,                    il passato ed il pre-
               straordinario farne proprio cibo,                                                                                         ogni sussurro                        sente.
               lasciando andare più leggera l'anima                                                                                      di labbra sincere.
               fra verdi erbosi pascoli di pace,                                                                                                                              Suturerò tutte le
               dove dolore e mestizia s'immergono                                                                                        Abbraccerò                           crepe
               dentro fiumi di luce, ripetenti                                                                                           ogni desiderio                       del passato
               antichi canti dal nuovo sapore.                                                                                           ed ogni dolore,                      e dell'incerto cammi-
                                                                                                                                         ogni volontà suprema                 no.
               Il passato s'incontra col presente                                                                                        e la pesantezza del vivere.
               fra noi per consegnare un Dio vivente,                                                                                                                         Incontrerò il mio
               fresco miele stillato dalle celle                                                                                         Raggiungerò                          stesso pensiero,
               secolari dell'arnia della vita,                                                                                           le mie impronte                      lo farò fiorire...
               che scende lenta, pronta a risvegliare                                                                                    vagando nella nebbia                  il mistero del pre-
               sentimenti assopiti da feroci                                                                                             e mi ritroverò                       sente ricomincerà.
               vicende dilaganti fra gli umani                                                                                           che mi son persa!





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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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