Page 11 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2021
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AL FOTOgRAFO  SALvO CICI



               magazzino. Uno per il bianconero e due per il colore. Bene. Il magazzino Bianconero si
               usava solo quando c'erano delle foto d'impatto, ed io in quel periodo, vista la mia poca
               esperienza, per essere sicuro quando volevo fare lo scatto in BN ne facevo prima uno a
               colori e poi cambiavo magazzino scattando la stessa foto in BN. Eccesso di zelo? Forse,
               ma ripensandoci oggi, meno male. Il ragazzo aveva caricato la pellicola sul magazzino
               BN al contrario. La parte fotosensibile era verso il dorso e non dalla parte dell'ottura-
               tore. Non vi dico quando finite le pose ho aperto il magazzino per il cambio pellicola...
               Adesso ci rido, ma allora credo che il mio cuore lo abbiano ritrovato in Cina. Per for-
               tuna che le stesse pose le avevo a colori, e comunque son andate perse "solo" 12 pose.
               Oggi ci faresti una risata... ma credetemi allora 12 pose erano molto importanti.

               6: QUAL È LA PRIMA REGOLA CHE CONSIGLIERESTI A CHI SI AP-
               PROCCIA PER LA PRIMA VOLTA IN CAMPO FOTOGRAFICO?
               Studiare, studiare, studiare e studiare. Poi seguire il proprio istinto e crearsi uno stile.
               Ascoltare le critiche costruttive e non lasciarsi demoralizzare da eventuali insuccessi.
               Capire dove si è sbagliato e ripartire più forti di prima. E naturalmente studiare, ma
               forse lo avevo già detto.


               7: COSA TI PIACE DI PIÙ DEL TUO LAVORO E COSA NON TI PIACE?
               Amo il mio lavoro. Incondizionatamente. Ne sono dipendente. Osservo la luce e ne
               guardo i riflessi, i condizionamenti che si ottengono quando la luce attraversa oggetti,
               modificatori. Amo la sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi. Amo riportare alla
               luce antiche tecniche, studiarle e adattarle ai giorni nostri, creando delle contaminazio-
               ni fra passato e presente.  Io vedo già prima dello scatto o del "rec" sulla camera come
               sarà o come deve essere quell'immagine. E sarò felice solo dopo averla ottenuta come la
               vedo nella mia mente. Cosa non mi piace? Beh... forse il poco rispetto che vedo in giro
               per la magia che è la Fotografia.

               8: TI ISPIRI A GRANDI MAESTRI DEL PASSATO E SE SÌ QUALI?
               Io leggo molti testi di fotografia, studio fotografi del passato e anche contemporanei,
               ma la mia fonte di ispirazione è sempre una. La luce Caravaggesca. Lo studio quasi
               maniacale dei rimbalzi dei fasci di luce, Il gioco armonico fra ombre e luci. L'equilibrio
               fa zone d'ombra e luci incidenti e riflesse. Gli spazi negativi. Ecco colui dal quale traggo
               ispirazione è Il Caravaggio. Passo molto tempo studiando i suoi quadri e cerco spesso,
               indegnamente, di riprodurne l'armonia compositiva dell’equilibrio fra luci ed ombre.

               9: I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO?
               Una mostra ed una pubblicazione. Forse è arrivato il momento di iniziare a far vedere al
               grande pubblico il mio lavoro.


               10: IL TUO SOGNO PIÙ GRANDE?
               Una mia sala posa con annessa camera oscura. Tutto All'avanguardia con strumenti ed
               accessori tali da non creare limite all'immaginazione. Controllo pieno della luce. creando
               un ponte fra passato e futuro. Ecco il mio sogno.






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