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IL POZZO DEI DESIDERI






                  PICCOLE RACCONTI DI DONNE


                  ESTER


                  Mi  aveva  sempre  affascinato  il  lago,  forse  più  del  mare,per  le  sue  acque  tor-
                  bide,per  la  sua  calma  quiete,che  infondeva  e  faceva  sperare.  Aveva  il  dono
                  di farmi fantasticare,riuscivo a dipingere  ogni cosa con i suoi pennelli intin-
                  ti  in  quel  sogno  di  colori,dove  tutto  era  a  portata  di  mano,potevo  sfiorarlo  con
                  il cuore. Qui avrei potuto ritrovare la saggezza di fondo per prendere decisioni.
                  La  casa  affacciava su  un  viale  di  magnolie,dove    profumi e  can-
                  ti  di uccellini ti  facevano compagnia. Sarei stata  bene  lì,lontana da tut-
                  to,avrei  avuto  la  mia  rivalsa  di  vita,quella  di  poter  pensare  un  poco  a  me.
                  Quando  ebbi  finito  di  sistemare  ogni  cosa,indossai  una  fresca  cami-
                  cia  rosa  da  camera  e  mi  distesi  a  riposare  qualche  ora  ,il  viaggio  mi  ave-
                  va  stancata.  Negli  occhi  il  riflesso  di  quell'incanto,  mi  fece  sorridere  e  sperare.
                  Dopo aver riposato, mi parve di star meglio,non mi sentivo più sola,dovevo trovare un
                  modo per tenermi occupata, ogn'uno porta con sé qualche segreto e il mio mi pesava troppo.
                  Spalancai la finestra ,il giardino era pieno di ortensie e la vista del lago mi emozio-
                  nava,provai finalmente una bellissima sensazione ,qui io ero felice. Il cuore batteva
                  forte,dovevo trovare il rimedio di non
                  pensare, ridimensionare ogni cosa che
                  potesse  turbarmi.Ecco  pensai: starò
                  bene.  E mentre  Ester guardava tra-
                  montare, non si sentiva più la stessa, in
                  quel tardo giorno di Aprile ,si ripromise
                  di non pensare.Si ripeté che era un po-
                  meriggio incantato fuori dalla realtà,ed
                  era un meraviglioso dono che le faceva
                  il destino.


                  Elena D’Ambrosio























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    periodico mensile del gruppo NOI
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