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E GRAZIELLA DE CHIARA

S UNA ROSA Non vorrei dimenticare
La tristezza del respiro
S I miei versi sono canto Sul vetro appannato
I miei passi sono cammino
dal'assenza
E Ma per ora non ho trovato La mia paura è inciampata
Né luogo né fuoco
in
I miei sguardi sono buio
una rosa
R E cercano ancora la luce Caduta in mezzo alla via
Insieme ad una lacrima
In un pugno di parole
vuote
E Tu le hai raccolte
E Ho cantato anche il dolore
Ho trovato alla fine
La speranza e la fede OANA LUPASCU

N

O Mi vestirò di leggerezza la via

che danna e rifulge
e spegnerò la luna
N non aspetterò il mio giova al corpo e con-
ferma
turno
seduto senza fretta l'inconsistenza pro-
strapperò pagine e vie grammatica
che portano allo stesso dell'essere il qui e l'ora

A inverno piangerò dopo
se ci sarò ancora.
vestirò ali e spegnerò il
sole
P eliocentrico prenderò RAFFAELE FERRARI

P Non devi credere
che pena io non abbia
A di bramar nell'ombra
laddove il sol risplende.

R Chè l'Alma si confonde
e langue nel pensier di lei
che di braccia altrui si cinge.
I E di questo, il cor si strugge.
E se quegli occhi al mare

R e al ciel assomigliar potrei,
dinanzi a quello sguardo
perduta è la ragione
E che nel sogno volge a lei.

STEFANO LODDO

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periodico mensile del gruppo NOI