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MARIA CECILIA PIRAS






        COS’È L’AMORE SE NON L’AFFRONTAR LA VITA CON LA SPERANZA NEL CUOR....


                   Sei arrivato                  silente                         sul tuo orgoglio da re
                  bello come un re               succhiosa                       tutti vedendoti
                  super profumato                pericolosa                      decretarono la tua morte
                  di limoni adornato             la cocciniglia                  non capivamo
                  un terreno di castello         lavaggi al sapone di Marsi- in realtà qual era la tua sor-
                  aspettavi                      glia                            te
                  come principato                erano solo poltiglia            lento e sornione
                  ma in un misero cestello       più forte il tuo vivere         lavoravi con la linfa
                  ti misi a far il fustello      che si trovò                    aspettando il tuo tempo
                  anni passarono                 cosparso di fumaggine           per far breccia
                  tra frutti e fiori             nera                            con le tue  nuove foglie  a
                  dei tuoi limoni!               polverosa                       freccia!
                  Pioggia                        soffocante                      Gioiosa primavera
                  neve e ghiaccio                tutto sembrava vano             dove il vecchio
                  ti accarezzarono               nessun rimedio                  è estirpato
                  con funesta                    suonava sano                    il nuovo rinato
                  mano lesta                     allora ti presi per mano        con la fiducia
                  più forte fu la tua tempe- con un dialogo piangente            la speranza
                  sta!                           agguantai  l’arma  più  po- di un dialogo fatto
                  Imprudente                     tente                           ad un solo fiato
                  scellerato                     ti spogliai completamente       oltre la ragione umana
                  il mio averti                  via le foglie                   che fermar si voleva....
                  dimenticato                    via i rami                      dell’apparenza schiava!
                  finché                         solo il tronco ti lasciai
                  arrivò                         scommettendo su di te            MARIA CECILIA PIRAS

































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