Page 83 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
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SOnIA TERzInO SILVIA RANCHICCHIO
TRA CIELO E TERRA
I LAVORI DI SILVIA RANCHICCHIO
Quando l'arte diventa l'alfa e l'omega di un viaggio chiamato Vita.
Questo è l'approccio di Silvia Ranchicchio con la creatività, si perché lei è nata con quel de-
mone indomito mai silente che si chiama voglia di fare.
La giovane artista tuderte, splendida cittadina umbra dove da sempre si respira il profumo
magico e senza tempo dell'arte.
La città del Maestro Graziano Marini, scelta da Piero Dorario. L'antica pieve che si erge tra
la magnificenza di una natura florida ed incontaminata.
Proprio da questo borgo eternamente sospeso tra sogno e realtà che è partita Silvia, bambi-
na con i suoi infiniti sogni racchiusi in una scatola troppo piccola per contenerli tutti.
Dopo essersi laureata con successo all'Accademia di belle Arti di Perugia, ha iniziato a fre-
quentare i laboratori dei maestri più affermati nel panorama dell'arte contemporanea. Cu-
riosa, speculativa, introspettiva ha fatto dell'estro uno status mentale. Ed il suo mondo è la
sua arte, in continua e perpetua evoluzione.
Mai stanca di confrontarsi con materiali diversi e nuove cifre stilistiche che l'hanno spinta
ad intraprendere una concettualita' che nel corso degli anni ha saputo evolversi e raffinarsi.
Di magistrale interesse sono le sculture dove il ferro incontra la ceramica. Ogni lavoro
prende le mosse da un progetto che racchiude messaggi ben precisi e lineari. È quel flatus
vitale che alberga in un'anima speculativa, mai stanca del confronto ed incontro con popoli
e culture diverse. Donna dal carattere forte, che tra mille impegni e difficoltà, ha saputo fare
della passione un mestiere. Madre attenta ed amorevole che riesce a coniugare ogni ruolo
alla perfezione. Perché dobbiamo dirlo ed anzi guidarlo per le donne non è facile farsi strada
nel panorama dell'arte. Come scriveva Virginia Woolf in una stanza tutta per se: una donna
che voglia dedicarsi alla creatività deve possedere una buona rendita e qualcuno che creda
fortemente in lei. Silvia per prima ha sempre creduto in sé stessa ed i vincitori saranno solo
coloro che vivranno fino in fondo nei propri sogni.
Così le sue sculture sono divenuti gioielli da indossare e la sua arte ha preso un nuovo corso.
Nascono monili finemente cesellati, dove le calde cromie dell'oro incontrano i contrasti del
bianco e nero.
Delle meravigliose opere d'arte che parlano il linguaggio antico e silente dei popoli che han-
no abitato le verdi vallate umbre. Tra tradizione ed innovazione si dipanano i lavori della
Ranchicchio che saprà ancora stupire ed incantare
Sonia Terzino
Giornalista, critico d'arte, poeta
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