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RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2024     https://www.youtube.com/@noiqui/featured


                SIMONA SPALLETTA



                                                              UN LIBRO AL MESE

















                                                                             I racconti sono come i
                                                                             guerrieri.
                                                                             Hanno una corazza,
                                                                             un’armatura  splenden-
                                                                             te che riesco a scorgere
                                                                             solo con le  prime  luci
                                                                             dell’alba.
                                                                             Quando l’aurora si in-
                                                                             cendia,  si rivelano le
                                                                             file  dello  schieramento,
                                                                             le cicatrici  sui corpi, le
                                                                             ammaccature del  me-
                                                                             tallo.
                                                                             E  all’alba  che mi mo-
                                                                             strano la loro forza, che
                                                                             mi svelano i loro segre-
                                                                             ti, che mostrano la fra-
                                                                             gilità di chi ha paura di
                                                                             morire e veloce mi chia-
                                                                             ma per essere ricordato,
                                                                             posseduto, celebrato.
                                                                             Mi parlano, li sento bi-
                                                                             sbigliare. Mi svegliano.
                                                                             Vogliono ricordarmi che
                non posso dimenticare il sogno, l’onirica e lunare immagine, riverbero della
                loro rivelazione. Vogliono essere tratti in salvo dall’oblio.
                E non posso far altro che guidarli nella battaglia per conquistare la luce, per
                avere una voce. È un esercito di storie e parole, che combatte per vedersi rico-
                nosciuta la pagina. Ma ricordate, non nascono abbigliati di una luce splenden-
                te, solare. Escono dall’ombra, della notte che sta per finire.














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