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RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2024     https://www.youtube.com/@noiqui/featured

               AURELIO ACETO



                            EccEllErE, una quEstionE di sanguE

               Antony Polcjionsky ha i denti buoni, non buonissimi. È per l'eccellenza estetica
               e funzionale, lui, pertanto...
               Polcjionsky, avvocato Antony, avvocato di terza generazione, avvocato cinico
               e fetente di prima generazione. Tessera numero tre al circolo sportivo, non il
               numero uno. E rosica. Circolo famoso per i campi da tennis, ma lui, basso e
               pienotto, un difetto che odia e che non è mai riuscito a contrastare, e per questo
               chiamato banalmente avocado, lui è per l'hatha yoga, ed è solito dire, più che
               altro a dirsi, solitario com'è: fuori in isometria, dentro particelle subatomiche!
               Gli altri, del circolo, sorridono, sanno che il nocciolo dell'avocado è fermo! Fer-
               mo, come la ruota di scorta.
               Pedro Morales, detto Molares! È il ricco dentista emigrante messicano, fuggi-
               to con indosso soltanto il logoro pallido poncho, sventolante e agitato come il
               fazzoletto bianco dell'emergenza. Soltanto il poncho, con niente sotto, e niente
               dentro. Affamato, e assetato. Libri di notte e mattatoio di giorno. E più tardi,
               di giorno, i denti, quelli da aggiustare e quelli da abbellire. E notte libera. Mo-
               rales è per il tennis.
               Una battuta che spaventa tutti, la pallina a velocità balistica! Gli anni al mat-
               tatoio, a spezzare carne o ossa, i muscoli si formano e restano lì. Pedro Morales
               è veloce fuori, una camminata che fa il pari con le sue palle da tennis in battuta.
               Ora è sotto la doccia, ora è già fuori, in macchina, e sparisce.
               Polcjionsky lo vuole beccare... Lo vuole beccare, in privato, parlargli dei suo
               denti, del suo desiderio di perfezione. Ma non ci riesce. Si anticipa allo spoglia-
               toio, e Morales è già in auto, che accelera; si apposta al parcheggio, e Morales è
               già a casa, a bere; quel giorno era venuto al circolo chissà come. Volando!
               Allora... decide per la partita di tennis, Polcjionsky. Prenota il campo, contro
               Morales, turno serale. Particelle subatomiche, particelle subatomiche, particel-
               le subatomiche, si ripete a mantra... nel mentre si avvicina al tappeto di terra
               rossa.
               Morales è già lì, lato destro... no, sinistro. No, destro... sinistro, destro, sinistro!
               Ma che roba è, un meteorite?
               A lei la prima battuta, gli urla Morales. No, grazie, faccia lei, lei è più allenato.
               Polcjionsky avocado in stasi fu colpito dalla pallina così tante volte, che alla
               fine sembrava una statua di Buddha in alluminio bocciardato! Mano alzata, di
               resa, a dire basta. L'altra mano a indicare i suoi denti.
               Vuole i denti come i miei? Chiede Morales a Polcjionsky. Sì, mi piacerebbe molto.
               Questi denti comportano un cambio nel corpo. Benissimo, l'ho sempre voluto.
               Comportano anche un cambio nell'alimentazione. Bene, benissimo, eliminare i
               grassi mi farà bene, magari vegetariano. Quasi, Polcjionsky, quasi, e diventerà
               veloce, fuori. Ah, ne sarei felice, sì, proceda pure, Morales, proceda. Procedo?
               Sì, vada. Vado... ha del grasso qui, Polcjionsky, ma direi che sì, direi che è que-
               sta, la sua giugulare.

               Aurelio Aceto
               C.R.E.O.
               Compongo Realizzo Edito Offro
               Laboratori di Scrittura Creativa


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