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L
ESERRI ROSANNA
dAntE ALIGHIErI
Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 13 settembre 1321) è stato un poe-
ta, scrittore e politico italiano. È considerato il primo e più grande poeta della
lingua italiana e per questo definito "il sommo poeta", o "il vate".
Per aver tenuto a battesimo l'utilizzo letterario della lingua volgare viene an-
che considerato" il padre della lingua italiana".
La sua opera principale, la Divina Commedia,
è il maggior poema della letteratura italiana ed è considerata uno dei capola-
vori della letteratura universale.
Ebbe una vita per molti versi travagliata e morì in esilio.
Ci sono versi d’amore tratti dalla letteratura capaci di trasmettere emozioni
uniche, aiutando coloro che vogliono dedicare parole dolci e senza tempo alla
persona amata.
E’ proprio questo il caso di uno dei versi più celebri della Divina Commedia
di Dante contenuto nel quinto canto dell’Inferno:
"Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte,
Che, come vedi, ancor non m’abbandona".
L’amore che non risparmia.
Quello amoroso è un sentimento alto e sublime, che non risparmia nessuno e
a cui, proprio come avviene con la morte, nessuno può sfuggire.
Chiunque nella propria vita ha almeno una vota provato un sentimento forte
verso qualcuno, oppure ha ricevuto tanto affetto da sentirsi “quasi in dovere”
nel ricambiare tale affetto così grande e forte.
Lasciarsi andare al sentimento amoroso non è sempre facile: spesso incontria-
mo barriere sociali e caratteriali che ci impediscono di dimostrare il nostro
amore, o di accogliere quello altrui.
Ed è questo lo sforzo che, non solo a San Valentino, ma ogni giorno siamo
portati come essere umani a fare: dare spazio ai nostri sentimenti e lasciarsi
trasportare da essi in maniera pura.
Uno sforzo che coincide con il messaggio che Dante, in pochi versi, riesce a
condensare: l’impossibilità di esimersi dall’amare chi ci ama, dal provare un
sentimento così alto e capace di durare in eterno, anche oltre la morte.
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