Page 54 - RIVISTA NOIQUI LUGLIO 2023
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fuORI gARA





                                                                                                                                                                               GIUSY TESTA
                GRAZIELLA DE CHIARA                                                  ANGELA MARIA MALATACCA                                                                    SULLE ALI DEL VENTO
                L'INQUIETUDINE DEL MARE                                              QUI TERMINA IL MIO VIAGGIO                                                                Mentre il vento fa respirare

                Sono rimasta a fissare il mare                                       Ed è qui che termina il mio viaggio,                                                      il mondo, oscure montagne sbriciolano le ultime speranze in vortici infiniti dove

                a cercare quella parte di me                                         dinanzi allo spavento di tanta vastità,                                                   spazzano via la fonte dell'ultima energia. Questa volta nessuno mi verrà a salvare, è
                che ancora corre a sorridere alle onde                               di sangue versato e poi riassorbito,                                                      scomparso quel faro oltre i confini più segreti. E diventiamo abissi imperscrutabili

                                                                                     di note suonate sulla cetra                                                               quando sotto un chiaro di luna una strana inquietudine

                e mentre tu, ti prendevi gioco delle mie paure,                      poi schiantate sugli scogli.                                                              scende fino al cuore in questo mare di indifferenza.
                io coglievo solo il senso di quel movimento,                         Mi turba il tuo colore indefinito                                                         Restano in fondo mille frammenti di luce come su una conchiglia l'odore del mare.

                quel dondolio che mi sfiora la mente                                 e il disordine dei nodi scompigliati                                                      Nei riflessi di un sogno colmo di nostalgia, galleggiano ormai inutili desideri per

                                                                                     quando ti liberi dalle lame luminose                                                      inseguire l'irraggiungibile, inebriati come all'ascolto di un canto di sirena i pensieri
                mi ruba le note del cuore, ammassate come                            di illusori orizzonti.                                                                    più profondi scivolano tra carezze perdute e parole non dette su un oceano che

                conchiglie                                                           Ho visto barche senza timone                                                              riesce a superare scogli e tempeste nello sciabordio delle onde e la compagnia dei
                a riva nel frangersi con i desideri,                                 dimorare nel tuo ventre di madre accorta                                                  gabbiani fino a guardare con serenità l'orizzonte tra cielo e mare senza più paure.

                quelli lasciati al calar del tramonto                                e braccia alla deriva supplicare la morte                                                 In un viaggio esaltante sulle ali del vento, vola finalmente libera l'anima mia in cer-

                                                                                     mentre le cullavi col tuo ritmico lamento.                                                ca di te.
                intanto l’inquietudine ora arenata ora libera,                       Qui termina il mio viaggio

                avanza con i ricordi che ancora si ribellano                         nel tuo inquieto divenire,

                dentro me un ondeggiante mare di a/mare                              tra gli scempi che hai ingoiato,
                                                                                     senza capire e senza rimorso,

                                                                                     tra i folli soliloqui delle onde mute e sorde,                                              LUCIANO ZAMPINI

                                                                                     tra le umane preghiere e ultimi giuramenti                                                  L’INQUIETUDINE DEL MARE
               FRANCESCA PATITUCCI                                                   ormai dispersi nell'indifferente risacca.                                                   Acrostico
               NEL VENTRE DEL MARE

               I tacchi rossi affondano nella                                                                                                                                    Lontano all’orizzonte una vela

               risacca                                                                                                                                                           In questa distesa affogata nel blu
               non era questa la destinazione                                                                                                                                    Non c’è un punto dove non sei presente

               stasera.                                                              ANGELA FILIPPO                                                                              Qui, è qui che vengo a prenderti a bracciate

               Il mio abito da sera pretendeva                                       L’INQUIETUDINE DEL MARE                                                                     Urlando al vento il tuo nome
               un valzer dei sensi…                                                  Rughe di luna solcavano il triste viso                                                      Impreco contro l’assurdo e crocifiggo il tempo

               Ma tu mi hai trascinata                                               Radici d'immenso attecchirono la notte ...                                                  Esattore di ogni avventura

               dove esplori i miei umori                                                                                                                                         Tiranno di ogni singolo volere
               il mio contraltare, il mare.                                          Una lacrima percorse il cuore,                                                              Usurpatore di vita e redentore, a te

               Mi aggrappo alla rena bagnata                                         erano frammenti di stelle,                                                                  Domando grazia

               in bilico alle onde in tumulto                                        nell'esile ricordo rimembro...                                                              In questa pozza di disperazione
               le gambe schiaffeggiate da                                                                                                                                        Nel giorno più buio mai concepito

               inquieto sciabordio                                                   "Certe notti anche le stelle piangono..."                                                   Elenco promesse d’ogni fattezza.
               a protendersi verso un’anima

               maldestra e affamata.                                                 La lacrima che percorse il cuore                                                            Dammi la pace nel cuore e poi

               I tacchi sono ancora lì                                               gli ricordò di essere ancora in VITA.                                                       Eleva al cielo il perdono
               insabbiati                                                                                                                                                        Lascialo naufrago a riva saziandone l’aspettativa

               ed io aggrappata alle tue spalle                                      E da quei frammenti

               a danzare… nella serpe lucente                                        si ricompose una stella,                                                                    Moltiplica il tuo moto e sputalo sulla sabbia
               che c'ammalia e ci incatena                                           che brilla più di quanto avesse fatto fino                                                  Amplifica questo amore selvaggio

               nonostante noi                                                        alla sua rinascita.                                                                         Rendendolo musica celestiale

               nonostante i flutti d’agognato                                                                                                                                    E nelL’INQUIETUDINE DEL MARE perdona!
               tormento.                                                             Ci pensò il mare a perdonare gli inverni.




               Nel ventre del mare ancoriamo
               l’urlo imploso.







                54   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       55
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