Page 50 - RIVISTA NOIQUI LUGLIO 2023
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MEnzIOnE DELLA gIuRIA
PAOLO MASSIMO ROSSI PATRIZIA GIORDANO ALESSANDRA BUCCI MATILDE D'AMORE
(Omaggio ad Archiloco) PENSIERI ARROTOLATI L’INQUIETUDINE DEL MARE COME IL MARE
GUARDA GLAUCO Vocifera il mare dentro i miei pensieri L’inquietudine del mare In questo tratto di vita
il ribollire del mare dal suo imo invisibile arrotolati, mi dorme addosso. il lento ondeggiare del mare accarezza il cuore
dove un immobile buio dalle inerti sonanze mi lascio scivolare fra onde che Si sveglia spumeggiando e placa i tumulti.
ancora può unire Creta con Lectis, sbattono a riva e nel cuore della notte, Mi consola lo sciabordio
là dove il tempo si erge a mito e memoria divento bagliore d'un sogno si riversa sulla mia spiaggia dell'onda che s'allesta a baciare la sponda.
di un labirintico andare in altri sognanti viaggi. mentre m'inoltro in un mondo segreto sputando sale che brucia Inquietudine di vita, fragili ad un refolo di vento
che le creste muove.
sulle mie ferite aperte.
fra gocce d'occaso celate.
In quel mare violato da nuovi profananti rumori Mi aspettano segreti di paradisi sospesi, E sento i canti melodiosi Eppure, anche nella
forse ancora resiste un silenzio e un ricordo m'inebriano spruzzi di onde sul viso, delle sirene incantatrici, tempesta il tuo osservarti
di umanità non corrotta da luccicanti bisogni, raggi di luna opalescenti, le grida dei marinai mi penetra e da te attingo
eppure, ancora protesa a conoscenza e virtù, m'inoltro nel silenzio che non lo è ingoiati dalle onde, il sapere, la conchiglia
inobliabili guide per futuri creatori di abbagliante neppure quando tutto tace. il rumore di una nave sulla battigia impresso ha il tuo suono e piange di
poesia. Entro in dimensioni sconosciute incagliata fra gli scogli, averti perduto.
fuori dal tempo e aspetto che il mare il gorgogliare d’un’anima Fonte di esistenza tutto
Guarda dunque Glauco, mi lambisca, acquattata sui fondali. in te si contempla,
dal tuo mondo di antica lirica e poetica voce, ciocche di capelli sparse al vento, mare dai giorni color cinerino col cielo ti
guarda là dove quel mare ostinato dentro gli occhi lapislazzuli di turchese, E la mattina mi sveglio confondi e i figli tuoi piangi.
sembra fermo in attesa di nuove speranze e di ac- avvolta nell'abbraccio sensuale del mare, ed è bonaccia, Inquieto nella tua scia
cecanti ritorni, in quell'odore salmastro con dentro voci raccolgo conchiglie non ti arresti e continui
e che il tuo sguardo, inconoscibile ai più, dell'infinito. e faccio castelli di sabbia ad esistere nei secoli.
sia infine senza perdono. Davanti a me la voglia di volare, entro cui mi riposo Da te nasce la vita e tremule le stelle e la luna
scrivendo poesia
vi si specchiano.
di afferrare una vastità difficile da dal sapore di mare Tu forza usata, plasma
descrivere dentro il cuore per racimolare la grinta sul corpo sparso
che ogni tanto rimbalza tra le onde con cui affrontare la notte. nell'incavo del tuo letto ti accingi a rimanere nelle
e qualche raffica di vento, continue estasi che le menti attanaglia.
di un mare che a volte mi travolge Grande come il mare
e dentro gli occhi porta tempesta. il mistero e fascino si
DANIELA CAPPANARI
TORNI DA ME compenetrano, sulla spiaggia con i battiti
Hai nelle mani fermi, invisibile cammino
un cristallo di quiete e mi contemplo nella tua immensità.
levigato dal tempo
delle mille tempeste
L'inquietudine resta
Ribolle nel fondo
di un mare troppo scuro
perché filtri
la luce del sole
Ed io ripenso
alle scogliere di Dover
Raccoglievano l'onda
in un bianco abbraccio
che assomigliava
a quel che era all'amore.
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