Page 55 - RIVISTA NOIQUI LUGLIO 2023
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fuORI gARA





                 GIUSY TESTA
 GRAZIELLA DE CHIARA  ANGELA MARIA MALATACCA  SULLE ALI DEL VENTO
 L'INQUIETUDINE DEL MARE   QUI TERMINA IL MIO VIAGGIO  Mentre il vento fa respirare

 Sono rimasta a fissare il mare   Ed è qui che termina il mio viaggio,  il mondo, oscure montagne sbriciolano le ultime speranze in vortici infiniti dove

 a cercare quella parte di me   dinanzi allo spavento di tanta vastità,  spazzano via la fonte dell'ultima energia. Questa volta nessuno mi verrà a salvare, è
 che ancora corre a sorridere alle onde  di sangue versato e poi riassorbito,  scomparso quel faro oltre i confini più segreti. E diventiamo abissi imperscrutabili

 di note suonate sulla cetra  quando sotto un chiaro di luna una strana inquietudine

 e mentre tu, ti prendevi gioco delle mie paure,   poi schiantate sugli scogli.  scende fino al cuore in questo mare di indifferenza.
 io coglievo solo il senso di quel movimento,   Mi turba il tuo colore indefinito  Restano in fondo mille frammenti di luce come su una conchiglia l'odore del mare.

 quel dondolio che mi sfiora la mente   e il disordine dei nodi scompigliati  Nei riflessi di un sogno colmo di nostalgia, galleggiano ormai inutili desideri per

 quando ti liberi dalle lame luminose  inseguire l'irraggiungibile, inebriati come all'ascolto di un canto di sirena i pensieri
 mi ruba le note del cuore, ammassate come   di illusori orizzonti.  più profondi scivolano tra carezze perdute e parole non dette su un oceano che

 conchiglie   Ho visto barche senza timone  riesce a superare scogli e tempeste nello sciabordio delle onde e la compagnia dei
 a riva nel frangersi con i desideri,   dimorare nel tuo ventre di madre accorta  gabbiani fino a guardare con serenità l'orizzonte tra cielo e mare senza più paure.

 quelli lasciati al calar del tramonto   e braccia alla deriva supplicare la morte  In un viaggio esaltante sulle ali del vento, vola finalmente libera l'anima mia in cer-

 mentre le cullavi col tuo ritmico lamento.  ca di te.
 intanto l’inquietudine ora arenata ora libera,   Qui termina il mio viaggio

 avanza con i ricordi che ancora si ribellano   nel tuo inquieto divenire,

 dentro me un ondeggiante mare di a/mare   tra gli scempi che hai ingoiato,
 senza capire e senza rimorso,

 tra i folli soliloqui delle onde mute e sorde,  LUCIANO ZAMPINI

 tra le umane preghiere e ultimi giuramenti  L’INQUIETUDINE DEL MARE
 FRANCESCA PATITUCCI  ormai dispersi nell'indifferente risacca.  Acrostico
 NEL VENTRE DEL MARE

 I tacchi rossi affondano nella  Lontano all’orizzonte una vela

 risacca          In questa distesa affogata nel blu
 non era questa la destinazione  Non c’è un punto dove non sei presente

 stasera.  ANGELA FILIPPO  Qui, è qui che vengo a prenderti a bracciate

 Il mio abito da sera pretendeva  L’INQUIETUDINE DEL MARE  Urlando al vento il tuo nome
 un valzer dei sensi…  Rughe di luna solcavano il triste viso   Impreco contro l’assurdo e crocifiggo il tempo

 Ma tu mi hai trascinata  Radici d'immenso attecchirono la notte ...   Esattore di ogni avventura

 dove esplori i miei umori  Tiranno di ogni singolo volere
 il mio contraltare, il mare.  Una lacrima percorse il cuore,   Usurpatore di vita e redentore, a te

 Mi aggrappo alla rena bagnata   erano frammenti di stelle,  Domando grazia

 in bilico alle onde in tumulto  nell'esile ricordo rimembro...   In questa pozza di disperazione
 le gambe schiaffeggiate da  Nel giorno più buio mai concepito

 inquieto sciabordio  "Certe notti anche le stelle piangono..."   Elenco promesse d’ogni fattezza.
 a protendersi verso un’anima

 maldestra e affamata.  La lacrima che percorse il cuore   Dammi la pace nel cuore e poi

 I tacchi sono ancora lì   gli ricordò di essere ancora in VITA.   Eleva al cielo il perdono
 insabbiati       Lascialo naufrago a riva saziandone l’aspettativa

 ed io aggrappata alle tue spalle   E da quei frammenti

 a danzare… nella serpe lucente   si ricompose una stella,  Moltiplica il tuo moto e sputalo sulla sabbia
 che c'ammalia e ci incatena  che brilla più di quanto avesse fatto fino   Amplifica questo amore selvaggio

 nonostante noi  alla sua rinascita.   Rendendolo musica celestiale

 nonostante i flutti d’agognato   E nelL’INQUIETUDINE DEL MARE perdona!
 tormento.  Ci pensò il mare a perdonare gli inverni.




 Nel ventre del mare ancoriamo
 l’urlo imploso.







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