Page 31 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2021
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ThOMAS MugNANO




                     “IL TIRCHIO E’ COME IL PORCO…E’ BUONO DOPO MORTO”!





                  Quante volte nella mia vita mi sono imbattuto contro ideologie, comportamenti e





























                  modi di porsi che erano inequivocabilmente avvicinabili se non addirittura combacia-
                  bili all’ “avarizia”?
                  Tante, anzi, tantissime volte e (per me che vivo la “spilorceria” come un malessere
                  epidermico), mi son sempre chiesto: << ma che vita può condurre una persona be-
                  nestante se nel baricentro della propria esistenza mette al 1° posto sempre e soltanto
                  il DIO DANARO>>?
                  E che dire se all’avarizia  inveterata e atavica c’è anche l’aggravante dell’avidità ?
                  Le due nozioni, talvolta confuse o usate indifferentemente,  hanno dei significati dissi-
                  mili: mentre l'avidità è il desiderio di accrescere il proprio "possesso", l'avarizia, invece,
                  è concentrata sulla conservazione meticolosa di ciò che già si possiede.
                  Inoltre mentre la prima può essere ritenuta dannosa per la società, poiché appare igno-
                  rare il benessere degli altri a favore del proprio, la seconda è diventata più accettabile,
                  a mio avviso solo perché camuffata da un vocabolo che ne allevia mansuetamente il
                  significato asprigno, e cioè: “capitalismo”.
                  Ebbene, dopo aver scritto già 5 rappresentazioni sceniche nella mia vita, nacque, su
                  queste basi, la stesura della commedia (messa in scena con i miei veterani MATT…
                  AT(t)ORI) che descriveva proprio questa piaga comportamentale.
                  Ciro Lamberti (protagonista assoluto della commedia) è un uomo ricchissimo, sleale,
                  iniquo, scaltro, furbo e, colmo di perfidia, è pronto a calpestare tutto e tutti in nome
                  della sua ossessionante ed opprimente voglia di accumulo di beni e di averi.
                  Si passa, quindi, dalla taccagneria esasperata ed inverosimile a quella paradossale e ir-
                  ragionevole che fa adirare l’intera famiglia tanto da arrivare a decisioni drastiche e per
                  niente pertinenti a quello che dovrebbe essere un normale rapporto familiare.
                  Ma il Lamberti è di più!!



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