Page 20 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2022
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MENZIONE DI MERITO                                                                                                                                                                                                        MENZIONE DI MERITO





                                                                                                                                                                              LAURA RUSSO                                MAURIZIO FRACASSO                             ANNA MAZZARA
                ADRIANA CRESSI                                                               GINA BONASERA
                                                                                                                                                                              AMAMI                                      -LA MIA LUCE-                                 STRALI DI RANCORI
                LE ORME INGOMBRANTI DI PAURA                                                 NONOSTANTE TUTTO TU AMAMI                                                        Se vuoi, amami.                            Fulgida bellezza                              Scrivendo lucide parole
                La testa ancora scalza per pensare                                           Ascolto un vecchio canto                                                         Anche se non dovresti.                     del tuo viso,                                 stese nell'assolata spiaggia
                Sono nata di nebbia e di ritardi                                             noto solo a me...                                                                Anche se la tua vita non è la mia.         come onda e                                   ho liberato strali di rancori
                e ti ho tolto il sorriso del rimorso                                         trema, si spegne, risorge                                                        Amami quando la mattina                    velluto fine.                                 nelle calde praterie
                Anni che busso a porte di nessuno                                            e.…dopo il pianto d'ieri                                                         ti svegli con lei.                         Sfioro con le dita                            per un fulgido domani.
                Mi apre solo la commiserazione...                                            vi si mesce una nota...                                                          Amami quando baci lei.                     la tua aurea,
                Figlia di un'onda in un porto senza vele                                     non so, forse voce di mare,                                                      Quando nel fuoco della passione            spenti ormai sono questi miei occhi,          Rintocchi di campane
                ora ti chiedo scusa per il disturbo                                          scroscio, suono, un che...                                                       possiedi lei...amami.                      vedono in lontananza                          nel letargico campanile
                che ha avuto la tua breve giovinezza,                                        di un non so.                                                                    Quando ti manco così tanto                 le tenebre.                                   varchi di schiarite
                ma ti prego di amarmi come un fiore                                          Una lacrima e.…ancora di te                                                      da odiare la mia assenza.                  Accogli la mia                                lasciate nel cielo
                di campo può amare la gramigna                                               m'innamoro.                                                                      Quando maledici il giorno                  mano nella tua,                               dal carezzevole Zefiro.
                se l'ha trovata accanto ... quella sera                                                                                                                       che ti sono entrata dentro,                nell'ultimo
                                                                                                                                                                              perché l'astinenza di me                   mio viaggio,                                  Non c'è più manto velato
                                                                                                                                                                              ti logora lentamente.                      ancora una                                    ne sensazione di follia
                                                                                                                                                                              Amami...amami, anche se                    lacrima.                                      ascoltando il canto
                                                                                                                                                                              tutto ti sembra folle.                     Nonostante tutto.                             sbocciato tra i ranuncoli
                CARMELA LARATTA                                                 LUISA DI FRANCESCO                                                                            Amami nonostante tutto.                                                                  nel vispo chiarore dell’alba.

                NONOSTANTE TUTTO TU AMAMI                                       AMARSI                                                                                        Amami perché...                                                                          Si celano incertezze
                                                                                                                                                                              Io vivo di te.
                Dicono che per essere felici                                    Questo nostro amore tormentato                                                                                                                                                         la fitta morsa si allevia
                Bisogna essere compassionevoli                                  inespresso, frustrato                                                                                                                                                                  cercandoti tra i pensieri
                Ed imparare a cancellare il dolore                              incatenato.                                                                                                                                                                            che speranzosi rotolando
                come se fosse macchia adusta                                    Questo nostro amore                                                                                                                                                                    nel tronco assonnato
                sotto acqua corrente.                                           che è bramare                                                                                                                                                                          e soffiando forte le vele
                Ci sto provando avvolgendo i ricordi                            attingere dall’altro                                                                          ARCANGELO VITALE                                                                         dell'impavido cuore
                Con pellicola trasparente                                       ciò che il cuore suggella                                                                                                                                                              grosse sfere viravano
                Affinché disperdano il candore                                  ciò che la mente chiede                                                                       LA VENUTA                                                                                verso l'agognato faro.
                Del contatto delle mani,                                        quel che la pelle reclama.                                                                    Tu qui, con me
                Diventando aspri e cattivi.                                     Questo amore nostro                                                                           nelle mattine radiose                                                                    Libera la fiamma del sentimento
                Ma dal mestolo bucherellato                                     taciuto                                                                                       di estati ruggenti di sole                                                               guarda alla luna e rifletti puro
                Di tutta questa tristezza                                       dormiente e furente                                                                           nelle alcove volute da Dio                                                               il consunto pensiero in quel paradiso
                A volte colano                                                  appassionato                                                                                  gli abbracci mai più veduti                                                              ubriacando l'anima d'amore.
                Stralci di burro dorato                                         inappagato.                                                                                   mai più sentiti.
                Come se ancora avesse voce                                      In noi sviluppa il credo
                Questo mio aver perso                                           per noi si trasforma                                                                          Giovanili ormoni dettavano i tempi
                Qualcosa che non avevo ancor avuto                              attraversa rapide e tempeste                                                                  dell'amore acerbo, dell'amore fresco
                Nonostante i tuoi "per sempre- sempre"...                       sollevato dai flutti                                                                          la rugiada e le foglioline bagnate                 GRAZIA FRESTA
                                                                                soccombe                                                                                      il tuo bacio, il paradiso in un attimo
                Non è che sale la lingua, tristemente sale. Rammenti?           ma ancorato a ciascuno di noi                                                                 le voglie di anime scandalose.                     EPPUR SEI QUI
                Mentre divoravi solo glassa                                     conduce all’approdo.
                lasciando indietro il cuore,                                    Esausti                                                                                       L'attesa della seta al tatto                       Real paradosso,
                                                                                                                                                                                                                                 sconnesso di silenzi al bivio
                si sgonfiava il tuo sufflè.                                     scampati ai deliri dell’io                                                                    la tua pelle liscia, dal caldo resa calda          - un sentiero -
                Era un trucco, un bluff di ragazzino                            e al potere della ragione                                                                     dal fuggitivo palpito un'oasi di passione          a ridosso di schiena a fioccar di sogno
                Come copiare poesie altrui                                      spiaggiati e nudi                                                                             Ti aspettavo negli incontri furtivi                di Morfeo figlio in adozione, nel canto
                per appropriartene                                              affondiamo i volti nell’abbraccio.                                                            la tua venuta dall'ombrellone dei tuoi.
                con l’imprudenza della tua leggerezza che pesava.               Il solo modo del nostro esistere
                                                                                Amarsi.                                                                                       Cerbiatta, selvatica, a me ti univi                Ti sfioro - sei pane -
                E non capisco adesso                                                                                                                                          dalla spiaggia affollata da me correvi             negli squarci di muro
                                                                                                                                                                                                                                 dall'anima accatastati, a discrezione sua
                Se sia più duro contemplare                                                                                                                                   il tuo cuore un tripudio di gioia
                Un piano infarinato di te                                       DANIELA CAPPANARI                                                                             Oggi ne ricordo l'ardore attutito                  Ancor m'intravedi,
                Che si è estinto per autocombustione,                                                                                                                         come cimelio che giace nei ricordi                 nella continuità del respiro,
                Oppure il desiderio di una ciambella
                Che mi pareva senza grumi,                                      AMAMI                                                                                         Amore mio, dove sei?!                              nella questua del rigoglio dello stelo piega-
                                                                                Amami con gli occhi aperti
                                                                                                                                                                                                                                 to,
                E invece ne era colma.                                          Pianta dentro di me                                                                                                                              nella conta dei petali offerti alla terra
                Per questo non so se riuscirò                                   un germoglio di luce                                                                                                                             e, con dolcezza,
                A farmi bastare un altro dolce.                                 Amami con gli occhi chiusi                                                                                                                       sussurri ricordi di conchiglia sfidando i
                Se ora ci penso, lo stomaco si stringe.                                                                                                                                                                          marosi.
                E il cuore, lui, mesto scuote il capo,                          a pensarmi diversa
                gira le spalle, mescola fogli                                   in un'altra cornice
                                                                                Amami
                fingendo di aver già pranzato;                                  E risparmiami
                ad occhi chiusi mi dice                                         la benignità di un sorriso
                -a voce spenta- che no, non ha più fame.
                                                                                Non ci vuole accortezza
                                                                                per un fiore già reciso.















                20   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       21
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