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ALESSANDRA MASSERA - GRAZIELLA DE CHIARA - PIERA PISTILLI
LO SVILUPPO PROSSIMALE
NUOVE PROSPETTIVE DI CRESCITA PEDAGOGICA
Lo sviluppo neuronale degli esseri umani è molto delicato poiché i neonati nascono immaturi.
Da un punto di vista strettamente naturale, questa immaturità permette al bambino di avere un'ulteriore
evoluzione della massa celebrale, dei collegamenti neuronali e della possibilità di memorizzare chimica-
mente le informazioni che in futuro saranno la base della sua memoria sensoriale.
La mente infante si sviluppa nella continua interazione fra cervello, corpo e cure parentali.
Molti psicologi e antropologi hanno studiato il legame fra figure parentali e sviluppo intellettivo.
Buona parte della psico- pedagogia concorda sulla evidenza che la vicinanza e l'imitazione sono alla
base del comportamento umano.
Da un punto di vista puramente fisico, i bambini, attraverso la comunicazione spaziale, imparano a
interagire con l'ambiente esterno e a prendere posto all'interno dell'interazione sociale.
Molti sono gli studi circa la spazialità che un ambiente adatto ai bambini debba avere.
Ogni struttura adibita alla cura e alla formazione delle giovani menti è pensata in modo che l'interazione
stessa sia favorevole l'apprendimento.
L'attuale pandemia ci impone a diverse sfide circa le modifiche da apportare alle teorie basiche della
psicologia dello sviluppo psicologico. Soprattutto per la scuola, il compito educativo deve compren-
dere le possibilità e i limiti della nuova gestione didattica del gruppo classe.
Quali sono le conseguenze della didattica a distanza sull'apprendimento? Quali sono i punti di forza e
di debolezza di questa metodologia che esclude l'interazione sociale fisica?
Concetto chiave dello psicologo e pedagogista sovietico Lev Vygotskij è quello di Zona di Sviluppo
Prossimale (ZDP) ossia: la distanza tra 1) il livello di sviluppo attuale che può essere stabilito in base al
rendimento nei compiti di soluzione " indipendente" di problemi e 2) il livello di sviluppo potenziale
che può essere stabilito in base al rendimento nei compiti di soluzione di problemi "sotto la guida"
di adulti (come maestri, insegnanti...) o coetanei più capaci (come il classico compagno di scuola più
esperto).
Grazie a Vygotskij, dunque, sappiamo che: ciò che si trova oggi nella zona di sviluppo prossimale sarà
il livello di sviluppo attuale di domani, cioè: domani il bambino/l'adolescente sarà in grado di fare da
solo ciò che oggi è in grado di fare soltanto quando è assistito.
Oggi dunque si assiste, a causa della distanza fisica tra insegnanti/compagni di scuola e il singolo
alunno a casa, ad una diminuzione/riduzione significativa di questi fondamentali aspetti sociali dello
sviluppo.
Partendo dalle osservazioni sia della scuola russa che della pedagogia applicata, appare importante
sostenere e promulgare un nuovo modello educativo.
Tale modello va ricercato con scrupolo e coscienza da chi vive la scuola come luogo oltre che forma-
tivo ed educativo, anche e soprattutto attento alle sensibilità dei discenti.
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periodico mensile del gruppo NOI QUI