Page 25 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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fRAnCEsCO D’AngIO’
               lavoro a tanti, e pure il cinema ne ha ampiamente beneficiato.

 L'OTTIMISTA NELL'ANGOLO  L'Italia è una piccola penisola, amministrata da uomini e donne che hanno già tanti problemi da

 ...E LE ACQUE NON SI APRIRONO  risolvere, e non possono proprio stare dietro a questi incoscienti che rischiano la vita invece di
 Ad una precisa domanda fattagli da uno studente, su quale fosse   starsene a casa loro, a risolverseli da soli i propri problemi, nell'attesa che magari qualche bene-

 il primo segno di civiltà ravvisabile in una cultura, l'antropologa   fattore gli riversi addosso altri quintali di rifiuti tossici, così da rendere ancora più fertile il loro

 statunitense Margaret Mead rispose un po' di anni fa, che il primo   deserto, o che magari si aprano finalmente le acque e allora sì, che si potrebbe pensare ad una
 segno di civiltà riscontrabile in una cultura antica, era stato un “fe-  passeggiatina dalle parti del “primo mondo”. Certo, sempre nell'attesa, si può continuare a pro-

 more rotto” e poi guarito. La risposta a sorpresa della Mead, vo-  cedere via terra, perché casomai non ce ne fossimo accorti, è via terra che si sposta la maggior

 leva sottolineare quanto fosse fondamentale portare aiuto a qual-  parte di questi turisti della dannazione. E casomai ci fosse sfuggito qualche altro particolare, i
 cuno in difficoltà, perché quel femore rotto stava ad indicare il comportamento di qualcuno   fenomeni migratori non sono occasionali o soggetti alla moda del momento, ma connaturati al

 che si era preso cura di qualcun altro, dedicandogli del tempo fino a quando l'osso non fosse   nostro stesso essere, come forma di necessità primaria al pari del respirare, bere, e nutrirsi. Da

 guarito. Ed aggiunse che nel regno animale nessuno sopravvive a lungo alla rottura di un arto,   quando l'uomo è uscito dalla caverna, tende “naturalmente” a spostarsi alla ricerca di condizioni
 nell'attesa che lo stesso guarisca, e si diventa presto preda per altri predatori. Per tanto con-  di vita sufficienti o migliori, sia per se stesso che per il proprio primario nucleo familiare.

 cluse affermando che la civiltà inizia nel momento in cui ci predisponiamo ad aiutare chi è in   Per tanto cari uomini e donne che con tanta dedizione e competenza ci amministrate, tra un
 difficoltà, in quel preciso istante, in quel preciso luogo.   problema e l'altro risolto (?), abbiate la prontezza di riflessi di comprendere che nessuno slogan

 E noi comuni mortali, noi contemporanei, che risposta dovremmo dare se visitatori giunti da   terrà in un vostro recinto ideale tali esseri umani nati a latitudini che a certuni di voi, poca sim-

 un pianeta lontano ci chiedessero delle nostre manifestazioni di civiltà? Mentre la Terra fa il   patia suscitano per colore dell'incarnato, tradizioni religiose, e capacità atletiche.
 suo giro su se stessa ed intorno al sole, in questa porzione d'universo, e mondi virtuali ci vi-  Le migrazioni sono addirittura bibliche, e se questo particolare vi fosse sfuggito durante le

 vono accanto al punto tale che pare afferrarli allungando con semplicità una mano, mentre la   vostre attente letture e manifestazioni di fede pseudo Cristiane (magari un ripasso alla parabo-

 tecnologia ci prospetta e ci fornisce soluzioni sempre più avveniristiche per la risoluzione di   la del buon samaritano non guasterebbe, tra una messa ed un baciamano), ciò non vi servirà
 ogni problema, compresi quelli inesistenti, cosa possiamo dire del grado di civiltà raggiunto   come giustificazione e né vi salverà dall'ipocrisia che purtroppo per voi si nota bene durante le

 da codesta umanità, che nonostante tutti i mezzi a disposizione non è ancora riuscita a far   cerimonie ufficiali di commemorazione. A meno che il vostro unico obiettivo non sia quello di

 camminare sull'acqua coloro che per fastidiosa miseria si spostano da barbare terre, desiderosi   resistere quel che vi basta, fino al vostro passare la mano a chi dopo di voi, con buona probabi-
 di agguantare anche loro un poco di quella “felicità civile”. Eppure, si tratta di esseri apparte-  lità, continuerà a procrastinare l'approccio onesto al problema (e non certo l'utopica risoluzione

 nenti ad una stessa specie, ad una stessa razza...  dello stesso) fino all'arrivo di un nuovo Mosè.

 Sarà perché questi esseri umani con il brutto vizio di spostarsi sciamando in condizioni pre-  E a quanto pare sta cominciando a scarseggiare anche l'acqua, un po' per tutti, e forse ci toc-
 carie, sono così ingenui da non aver ancora compreso che se ti ammassi su dei pezzi di legno   cherà fare un pensierino a quella del mare, e a quel punto pure per un novello Mosè ci sarebbe

 galleggianti in un mare tempestoso, le probabilità di galleggiare così a lungo, nell'attesa che   ben poco da fare.

 quel segno di civiltà si manifesti, sono scarse, sarà per questo che la cosa che abbiamo impa-  Ma noi italiani si sa, ce la prendiamo comoda, perché mentre a due passi dai nostri confini nazio-
 rato a fare meglio, è il cordoglio istituzionale a strage avvenuta?   nali, già da tempo si sono organizzati (certo non con poche difficoltà) nella convivenza divenuta

 Certo, la colpa non è del buon padre di famiglia, non è di chi afferra mani che si aggrappano   generazionale, noi amiamo farci prendere dal panico, affetti da crisi perenni di amnesia che ci

 ad un brandello di vita, la colpa non ha da essere di nessuno, e ciò che deve contare alla fine   fanno smarrire del tutto la nostra posizione geografica, come se fossimo “collocati” all'estremo
 di ogni breve indignazione, è la difesa del proprio fortino.   polo e non nel cuore del Mediterraneo. Eppure, quanti ne abbiamo visti di popoli “accomo-

 Difendere il proprio fortino, stupidamente ignari che tali fenomeni migratori tenderanno   darsi” nella nostra bella italica penisola, e sarà che noi per primi ci sentiamo più regionali che

 sempre più ad aumentare alla disperata ricerca di condizioni di vita minime ed essenziali.   italiani, avendo ancora poca stima gli uni degli altri, tra siciliani, calabresi, pugliesi, napoletani,
 Ma coloro che sanno tutto, tengono a tranquillizzarci, perché pare che altre “apocalissi” siano   romani, toscani, lombardi, piemontesi, e via dicendo. In fondo l'Italia unita ha appena cento-

 già avvenute, eppure stiamo ancora qua.  sessanta due anni (17 marzo 1861, un piccolo promemoria non guasta). Chissà, tra non molto

 Stiamo ancora qua, anche noi italiani, popolo di emigranti per eccellenza, che più o meno un   potrebbero tornare di moda i cartelli, “non si affitta ai meridionali” ...Sarà colpa del calcio con
 secolo fa ce ne stavamo ammucchiati nell'attesa che ci controllassero il cuoio capelluto e la   buona probabilità, (ed io da napoletano ve lo posso dire con competenza) se le nostre manife-

 provenienza misera ed infima, là nei pressi della Statua della Libertà, nell'attesa che l'America   stazioni di civiltà tardano a maturare, perché è proprio in uno stadio che ci mostriamo per ciò

 ci accogliesse nel suo grande grembo per nutrirci di nuova vita. E sì che la grande America   che siamo (con le dovute eccezioni), ed è là che manifestiamo per l'appunto, il nostro pensiero
 l'aveva già “brevettata” qualche secolo prima l'accoglienza, basta guardare nell'archivio pol-  più sincero, elaborato sulla base delle caratteristiche etniche di ognuno.

 veroso della memoria alla voce “schiavitù”, ma questa sarebbe un'altra triste storia. E quanto   Mi direte che non si può gettare tutto in “caciara”, certo, e non lo facciamo, aspettiamo che il

 ci “è costata in lacrime” quest'America, parafrasando una famosa canzone, ma si poteva fare   tempo volga al bello, e che le acque siano meno agitate, e che la primavera giunga con i suoi
 perché c'era posto per tutti, perché c'era lavoro per tutti; era grande “Lamerica”.   alberi in fiore, e che altre guerre destino la nostra attenzione, altre crisi, calamità, e le cavallette,

 Oggi no, oggi non si può, non ce n'è neanche per noi indigeni, e dunque come possiamo ac-  e che poi l'estate, l'autunno, l'inverno, e che la terra continui a fare i suoi giri in questa porzione

 cogliere (?) questa orda di disperati così diversa da noi brava gente che fummo, non si può, no.   d'universo.
 Ma poi, che significa “accogliere”? Ce ne sono già abbastanza, si sono già presi tutti i lavori   Aspettiamo gridando che non c'è più tempo, gridando “al lupo al lupo”, prima o poi questo

 più umili? Pezzi interi di territorio sono stati trasformati in luoghi dediti al malaffare, grazie   lupo così sordo si presenterà, ma temo che di pecorelle umane nell'ovile, ne troverà ben poche.

 alla loro “meritevole” opera. E beh certo, noi italiani in America abbiamo soltanto portato le
 “tradizioni di famiglia”, e ci debbono pure ringraziare perché con quelle “tradizioni”, si è dato






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