Page 26 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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dAL sOCIAL

                                                                                                                                                                               ALESSANDRA BUCCI

                ALBA TONI                                                                                                                                                      PASSI
                                                                                                                                                                               Passi incerti su fogli di sabbia
                Cadremo tutti e ci risolleveremo.                                                                                                                              che il tempo cancellerà

                Ma non sarà un'altra terra sarà la stessa di prima                                                                                                             con una mano di vento

                arida nera senza sole deforme e stanca.                                                                                                                        senza chiederci il permesso.
                E noi respireremo aria contaminata saremo liberi e soli.                                                                                                       Passi audaci, falsi, decisivi,

                Piccole mani intrecciate di meraviglia                                                                                                                         passi a ritmo alternato

                teste troppo grandi labbra mute.                                                                                                                               per andare a tempo,
                I martiri sopravvissuti cammineranno tra le particelle radioattive                                                                                             per rincorrere la vita

                gli atomi i neuroni (il corpo cellulare si è sfaldato)                                                                                                         cercando radure

                le delizie immaginate nelle città fantasma.                                                                                                                    fra l’una e l’altra salita.
                Si ramificano non si ramificano                                                                                                                                Passi che non si dimenticano,

                vicino al corpo                                                                                                                                                che lasciano il segno,

                piangono lacrime d'acqua dolce.                                                                                                                                stampati a fuoco
                Non fatemi le carte dagli esoterismi primitivi                                                                                                                 fra le ombre della notte,

                rivoltanti                                                                                                                                                     che raccontano il viaggio

                piuttosto scartatemi la pelle e mangiate la pianta che mi abita                                                                                                mentre tutto scorre
                                                                                                                                                                               e...anche tu “passi”.

                divorate.

                                                                                                                                                                               E mentre il piede stanco si posa
                È riscatto vita risurrezione.                                                                                                                                  chiudi gli occhi e invii al cielo

                                                                                                                                                                               il tuo muto grido d’aiuto:

                Per tutto un tratto buio disatteso passato a rimuginare                                                                                                        continuare a trovare il senso
                                                                                                                                                                               di questo faticoso andare.

                per quanto mi sono trascinata sulle biglie prima di cadere

                                                                                                                                                                               P.S. Foto scattata durante una delle mie passeggiate
                per la santità della caduta e della genuflessione                                                                                                              sulla spiaggia




                per il vento che sibila e solleva la sabbia e le sculture.



                Divorate.



                Ho ritrovato il mare che mancava

                e la strada dei pensieri.

                Eppure, questa sua malinconia ostentata e poi nascosta                                                                                                         ANTONIO MEOLA
                con pudore studiato da non credere                                                                                                                             Cos’è? Dov’è?                                   dov’è l’amore,

                somiglia a quei sepolcri imbiancati della giovinezza                                                                                                           L’amore,                                        quello vero

                alle mute sorprendenti dei serpenti                                                                                                                            Dov’è l’amore?                                  quello che
                agli occhi liquidi dei serpenti.                                                                                                                               È forse nell’energia                            sa dare vita ,

                Sarei immatura ancora se mi vedessi?                                                                                                                           che fa sbocciare un fiore                       quello che
                Forse mi scopriresti con lo sguardo triste e la luce spenta al tuo anniversario.                                                                               o in una carezza                                accarezza il cuore

                Lo so lo so                                                                                                                                                    che fa nascere un sorriso ?                     illuminando l’anima,

                se fosse possibile ora so che torneresti ma non si può                                                                                                         È forse                                         quello che
                perché non hai più nulla di cui sorprenderti e il coraggio di morire                                                                                           in quel raggio di luna                          non da dolore
                                                                                                                                                                               che squarcia il buio                            anche se


                è così irrimediabilmente lontano ormai.                                                                                                                        di una nera notte                               poi non c’è più.
                                                                                                                                                                               o nell’onda                                     Ti chiedi dov’è?

                                                                                                                                                                               che ti riporta salvo a riva?                    Sarebbe meglio

                                                                                                                                                                               L’amore,                                        ti chiedessi. cos’è?










                26   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       27
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