Page 58 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2024
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Antonella Ariosto Patrizia Basile MG Bragantini Francesco Billa
NOTTI DI SOLITUDINE SOLITUDINE L’INELUTTABILE GRANITICO I FIMMINI
Abbraccio quel tempo Ci stringemmo la mano, barattoli di latta, I fimmini su' propriu comu i ciuri, E
quando gioia e paura intrecciati cuore e mente, il dolore metallico e lucente tutti crisciuti 'nto granni ciardinu, S
non riuscivo a separare. nell'oscuro, abisso di un oceano, allaga lo stomaco su’ beddi di la sira a lu matinu,
Abbandonarmi ai sogni di parole intrappolate nella rete, e fodera la mente. sana surgiva d'unni nasci amuri. S
lasciarmi andare che danneggia il fondale. I fimmini su’ duci comu u meli,
mentre nel cuore Io senza di te, io senza respiro Pensieri s’adoperano si l'accarizzi, comu è giustu fari, E
dilagava solitario abbandono di ali spezzate a ritagliare l’anima in piccoli pezzi, mettunu zuccuru 'nta li jornati amari R
il pesante timore nel silenzio, il freddo, mi gela le ossa per gettare al vento e ammucciunu i duluri cchiù crudeli.
di non essere nella penombra, di un remoto angolo, coriandoli di cuore. I fimmini su’ frischi comu l'aria E
per te importante. ritrovo me stessa. di ‘na jurnata di la primavera,
Nello specchio, l’anima piange Così sale annaspando rifriscunu l'arma di cu si dispera
Erano notti nel ricordo del tempo, il colore scarlat- fiato lacrimoso d’impotenza, e cancianu li malanovi in gloria. N
che dondolando to ché la paralisi dell’agire I fimmini su’ cauri comu u suli
tra infinite emozioni sul volto baciato, lungo il viale di corse annega la favella sotto l’ugola. squagghiuni li pinseri e li malanni O
guardando alla luna e risate. e puru quannu pisunu già l'anni
cercavo Ti ritrovo mia amante, compagna di È proprio l’ineluttabile granitico nun addiventirannu mai faccioli. N
rassicuranti conferme. vita e per la vita... che schiaccia l’esistenza, I fimmini su’ fimmini, e n'abbasta,
Poiché senza te, perdo anche me. a scolpire il volto e il suo oltre, e menu mali ca u Padri nostru Eternu
Le risposte conoscevo quale pietra viva. ‘nni lassa allatu, estati e puru 'nvernu, A
quando insonne accussì a sorti mai sarà funesta.
aspettavo DECLAMAZIONE P
come giovane amante DECLAMAZIONE (Traduzione)
la tua presenza. P
Ora tace la luna Demetrio Rosa LE DONNE A
Le donne sono proprio come fiori
e dubbiosa mi osserva GUARDO NEL VUOTO MG Bragantini Che sono cresciuti in un grande giardino R
mentre lampi di solitudine Guardo Guardo Se FIAMMA o BRACE Sono belle alla sera ed al mattino,
i miei occhi attraversano. lo specchio il nulla Ora fiammella che appicca, sana sorgente da cui sgorga l'amore. I
e non vedo e il nulla dorata e gentile principia sottecchi, Le donne sono dolci come miele.
L'orizzonte non smetto mai me stesso, mi ama, con portamento sinuoso, elegante… Se le accarezzi, come è giusto fare, R
di guardare lo so', lo so', muove lo stomaco languida mettonbo zucchero nelle giornate amare E
anche se spesso Il tempo e' il suicidio e affretta il battito. e nascondono i dolori più crudeli.
mi appare distante. mi travolse. d' una estate. Le donne sono fresche come l'aria
Guardo Guardo Ora vampa scarlatta e imperiosa
Un sospiro il silenzio lo specchio che travolge e avviluppa, di una giornata della primavera
Rinfrescano l'anima di chi si dispera
che non da sollievo. nel tempo in cerca arde togliendo il fiato, e cambiano le brutte notizie in gloria.
fermato, di me stesso, trasudando dai pori
lo so', lo so', obnubila il pensare. Le donne sono calde come il sole,
DECLAMAZIONE non sono non sono sciolgono i pensieri ed i malanni
che un fossile. esistito. Ignoto rimarrà il sapere se, e anche quando già pesano gli anni
infonderà calore, o smorzate braci, non diventeranno mai false.
DECLAMAZIONE ci illuminerà d’immenso, Le donne sono donne e questo basta,
o sarà notte senza stelle… E meno male che il nostro Padre Eterno
ce li lascia accanto estate ed anche inverno
Noto è che Amor sarà comunque Fuoco. e così il destino non sarà mai funesto.
DECLAMAZIONE DECLAMAZIONE
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