Page 36 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2022
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MENZIONE DELLA GIURIA MENZIONE DELLA GIURIA
ROSSANA GUERRERA PASQUALE VULCANO
GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA IVO TOSTI
A TESTA ALTA LA TEMPESTA DELL'ANIMA
Ho rischiato spesso Ora che il vento infido ha scardinato TI HO CERCATA TANTO L’ANIMA
di affogare ogni speranza e mi ha lasciato solo Tu mia solitudine, conosci Anima ignara
in un mare a cogliere i frantumi del mio ieri, la pena che non fa rumore, che vivi di pensieri silenziosi
di niente. mi chiedo se davvero non ci sei il forte battito del cuore e di segreti ravviva l’onda,
Travolta da onde e se ogni cosa nell'oblio finisce che per sempre rimane, metti dunque le ali
create dalla mia mente strozzando ogni pensiero che mi sfugge, il nodo alla gola di chi ama ancora. ed arriva alla mente
che mi spingevano pur se m'avvolge ancora il tuo richiamo Sai che sfogliando l’album che trepida ti aspetta!
sempre più a fondo. che l'eco sperde sempre più lontano... di tanti anni felici insieme, Nel fischio delle tenebre
Circondata da muri Così l'anima mia nella tempesta salgono le emozioni, i blocchi di dolore, solo vivono - e sole -
di silenzi dell'onda amara arranca con fatica sale il vuoto interiore. invisibili inutili anime.
o pervasa da una rumorosa mentre sballotto per lo sfinimento... Amor mio, ti ho cercata tanto Castelli di sabbia,
ipocondria Un lampo squarcia il cielo in un boato volevo avere la conferma frusci strazianti di onde,
che scalfiva incessante e senza tregua si scatena il vento che alcuni sogni resistono silenzi nascosti
il colore della mia vita. che niente ormai più frena e poi la pioggia ed all'alba non svaniscono. infrangono il sonno.
Ho trasformato scroscia sì forte che spumeggia l'onda... Ti ho cercata tra le braccia E il cuore? Il cuore?...
i bagagli del passato Sprofondo e poi riemergo senza fiato di gente sconosciuta - in subbuglio senza difesa alcuna
che mi impedivano nel buio cupo che sovrasta l'acqua ma di te non c'era traccia -
di essere felice che mi entra in gola e strozza il grido atroce... tu ormai eri sparita. - lo piange l’anima intristita -
in calde lacrime Vacillo nell'abisso e più dispero E ti ho cercata senza motivo, senza perché,
che hanno scavato di ritornare a riva mentre affogo; anche nel mio deserto interiore chiude la porta all’orizzonte.
la mia anima in questo mare è vana la preghiera io guardavo il cielo Quando le mani - incredule -
e mi hanno resa differente la speme che richiami la bonaccia... ma le ali non potevano più volare. accarezzano i fiori e i frutti
e indifferente al dolore. lo sguardo ancor che scorga il faro amico Ti ho cercata così tanto delle passioni estive,
Ho azzardato e tagli l'onda al raggio che assicura da non sperarci più l’anima si beve
quando la paura l'àncora di salvezza al lido aprico e così sconfitto e stanco nel tempo di una lacrima
mi intrappolava e sfumi dalla mente ogni paura mi son buttato giù. - con la cannuccia -
prendendomene gioco la mano tua che culli il navigare Sai, tu non sei mai tornata tutto il nostro amore.
per non farmi sopraffare, nel dolce incanto amor di questo mare! e l’anima mia è naufragata.
non permettendole
di avere l'ultima parola. PATRIZIA CALZETTA
Ho avvolto la disperazione
in uno scialle di seta ULTIMA OCCASIONE
e ho ripreso il viaggio Come una mendicante
della mia vita chiedo a quel cielo lassù
a testa alta. di barattare il suo blu
con il grigiore dei miei giorni,
i colori del suo arcobaleno
con il coma della mia anima.
Intanto, mentre annego
nel mio pianto,
non resta che aggrapparmi a
quel piccolo straccio di azzurro,
ultimo germoglio di speranza,
ultima occasione...
Mi farò madre per lui
lo terrò dentro il mio grembo, crescerà.
Arriverà il tempo della rinascita,
e il dolore sopportato
dimenticherò
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