Page 31 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2021
P. 31
EmmA LAmBERTI
CARO BABBO NATALE
è da tanto che non ti scrivo, non perché ti Vorrei sentire ancora lo schioppettio della legna nella vecchia stufa e il profumo dei
giorni che non ho più.
abbia dimenticato, è che forse mai come Ti prometto che farò la brava, anzi sarò bravissima se porterai salute e felicità a chi amo.
quest'anno ho bisogno di te. L 'albero quest'anno non l’ho fatto, non ne avevo voglia, ma non credo che i doni che ti
Forse non ti ricorderai neanche chi sono, chiedo siano da trovarsi sotto uno stupido albero addobbato con quattro luci intermit-
ma pensaci un po'...sono io, sì, proprio io, tenti e due palline colorate. Non troverai neanche il presepe, né le zeppoline dolci.
la bimba che abitava su un viale alberato, Un cuore, incartato in un foglio stropicciato, intriso di amore e umiltà, lascio lì, sul
in un piccolo paese a pochi chilometri dal tavolo.
mare. Quella che aveva tanti sogni da rea- Se lo ritieni opportuno, frammentalo in coriandoli e fanne dono a chi un cuore non ha.
lizzare e una voglia di vivere trascinante. La bimba gioiello di nonna.
Io esuberante in tutto, che credevo di
avere il mondo ai miei piedi, cocca di alias Emma Altea
papà e gioiello di nonna.
Sai, sono diventata grande, ho un figlio
meraviglioso, un lavoro dignitoso e mi
manchi tanto.
Vorrei tornare alcune volte a rivivere quei
giorni in cui tutto era sereno, dove l'unica
vera preoccupazione era cosa preparare
per il tuo arrivo e per amici e parenti che
venivano a trovarci. La casa era addobbata a festa, ogni giorno era festa, ogni gior-
no era Natale. Mi manca la voce di nonna indaffarata a preparare dolci, o a cucirmi il
vestitino blu con i pizzi color panna. Mi manca il buon profumo del ragù fatto da lei e
il profumo della crema che si applicava sul viso prima di uscire. Mi manca la sua mano
che stringeva la mia quando andavamo a messa, e quando qualcuno le chiedeva chi
fossi rispondeva orgogliosamente " è mia nipote Emmuccia!". Mi manca. Mi manca.
Mi manca anche il suo " mi raccomando Emma, fa' la brava!".
Facevamo il presepe insieme, col muschio vero, profumato, che sapeva di bosco. Sce-
glievamo i colori per dipingere le casette di carta, e il foglio da mettere come sfondo
per rappresentare la notte stellata. Mi manca il " Tu scendi dalle stelle" e " Scende giù
dal ciel neve" che sentivo echeggiare per casa e per le vie del mio paese. Ti scrivevo tre-
mante, con la paura che se avessi chiesto troppo non avresti avuto soldi per comprare
i regali agli altri bambini, e perché, forse, non ero stata tanto buona da meritare quelli
che desideravo.
Che giorni felici! Ora capisco la ricchezza di quei giorni. Ora
capisco il valore degli abbracci e delle carezze che non ho più.
Ora capisco cosa significa il vuoto che può lasciare una Donna di spessore come non-
na.
Ora per Natale cucino io, niente più bramosia di scartare doni, né frenesia per andarli a
scegliere.
Niente più richieste di regali, niente più canti natalizi.
Vivo in una città ben lontana dal mio paese natio. Qui tutto è diverso, tutto più lontano
dai miei ricordi di bimba.
Ti scrivo solo perché vorrei avere nonna ancora per qualche ora e anche qualche gior-
no della mia infanzia.
30 31
periodico mensile del gruppo NOIQUI periodico mensile del gruppo NOIQUI