Page 30 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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mEnzIOnE DI mERITO




                                                                                                                                                                                              ADRIANA CRESSI
                                                                DANIELA CAPPANARI                                                                                                SI', VOLTARSI INDIETRO

                                                        SIAMO FUORI DAL PASSATO                                                                                                  Come argonauti nel vortice del vento
                                                                                                                                                                                 ci si ritrova ad esser invasi da un
                                                        Se ti avessi incontrato                                                                                                  un tempo quasi umano
                                                        prima del disincanto
                                                        ti avrei forse amato                                                                                                     Ci dà il fiato quando siamo fermi
                                                                                                                                                                                 e ce lo toglie quando lo rincorriamo
                                                        ma non so dirti quanto                                                                                                   Forse astronauti sulla stessa terra
                                                        Perché in fondo il passato                                                                                               che cambia di colore sulla nostra pelle
                                                        è una foglia caduta                                                                                                      Terra d'agosto, terra settembre
                                                        dall'albero così lontano                                                                                                 coltiva il vendemmiare restante di
                                                        da non sapere nemmeno
                                                        qual era il suo ramo                                                                                                     un futuro che ha ridato un ripartire
                                                                                                                                                                                 a chi, solo tornando indietro, ha finalmente
                                                                                                                                                                                 imparato a camminare ...
















                                                                                                                                                        SALVATORE CUTRUPI
                                                                                                                                         I GIARDINI DELLA PACE

                                FRANCO CARTA                                                                                              Accanto ai miei passi         Oggi il sole accompagna
                                                                                                                                         un rumore di calcinacci        questo tiepido inverno,
                 CONFUSIONE                                                                                                              questa mattina,                mentre i mattoni muoiono
                 Non conosco la mia storia                                                                                               hanno abbattuto il muro        e io accarezzo l’erba
                 la vivo in confusione                                                                                                   della vecchia caserma          di questo largo spazio,
                 una reminiscenza precaria                                                                                               dove venivano i giovani        con l’azzurro del cielo
                 ne racconto l’illusione.                                                                                                da terre lontane               che arriva tutto addosso
                 Piccoli ricordi                                                                                                         ad imbracciare le armi,        e nuove foglie
                 vissuti con clamore                                                                                                     ad allenare la mano            colorano le mense
                 nelle buie stanze grandi                                                                                                (col capitano a fianco)        di quelle sere grigie,
                 della memoria e del cuore.                                                                                              per muovere più svelto         le grandi camerate,
                 Conosco solo il mio presente                                                                                            il dito del grilletto,         coi fanti nelle brande
                 il passato ormai dissolto                                                                                               per cacciare lo straniero      a conteggiare insieme
                 il futuro anch’esso assente                                                                                             in caso di conflitto,          i giorni del ritorno,
                 questo dubbio l’ho risolto.                                                                                             quel ragazzo ventenne          mentre una vecchia trom-
                 Conoscere la propria storia                                                                                             cresciuto oltre confine,       ba
                 è quindi un non senso                                                                                                   lassù dietro le curve.         suonava anche alle case
                 la vera vittoria                                                                                                                                       il tempo del silenzio.
                 sarà un qui e ora intenso.




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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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