Page 7 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2021
P. 7
GRAzIELLA DE ChIARA
meravigliosa. Credo fosse tenore o soprano.
Eravamo tutti in riga composti, pronti a far silenzio, solo se lei accennava di farlo; nessuno
QUANDO LA SCUOLA ERA SCUOLA urlava durante le spiegazioni, nessu-
no osava toni o parole non adatte al
contesto perché le famiglie in primis
educavano in quel senso.
Quanti ricordi si affacciano nel- Eppure, era bella la scuola, piena di
la mente di ognuno di noi, quan- addobbi quando era festa, pulita, or-
do il tempo della spensieratezza, dinata, con i bidelli che si prendeva-
ci torna come riflessione anche no cura di qualche bambino più sen-
sul percorso fatto fra i banchi di sibile al pianto o quando ci si recava
scuola, quella scuola che ci ha visti fuori dalla classe.
bambini, poi adolescenti e che ha Avevamo rispetto di questi ultimi,
contribuito alla nostra crescita e spesso anziani, che agli occhi nostri
formazione. erano un po’come nonni.
Oggi, da insegnante di scuola primaria, mi ritrovo a fare le mie valutazioni con un senso La scuola non è più scuola da quan-
a volte di malinconia, poiché osservando da un occhio diverso, mi rendo conto che la do si è perso il vero senso del signi-
scuola è cambiata sotto diversi aspetti e mi accorgo di quanto siano tornati spesso alla ficato.
mente gli insegnamenti ricevuti e quanto siano stati utili. Fare scuola era inteso come bisogno
Molti inconsciamente, hanno la cattiva abitudine di dare le colpe di questo cambiamen- di insegnamenti, che solo in un con-
to ai docenti, sentenziando che oggi siamo più morbidi e poco preparati. testo organizzativo come la scuola
Non è così, se si considerano le nuove modalità di assunzioni nel mondo della scuola stessa potevano avvenire.
ben più rigide e selettive rispetto al passato. In famiglia i genitori non mancavano di impartire le basi della prima educazione e il ri-
Sono trascorsi ormai anni da quando si è persa ogni traccia della scuola, quella in cui, spetto di alcune regole civili per stare con gli altri.
noi piccoli allievi inseguivamo i nostri sogni a partire della formazione, vista come ba- Ecco, oggi la scuola, pur rimanendo lo stesso luogo di istruzione ha perso quella figura
silare per un futuro migliore. simbolo per eccellenza.
Le differenze le noti al primo impatto e spesso sono davvero mortificanti per chi ha I docenti hanno preso il posto della maestra e il rispetto per essi è praticamente assente.
speso anima e corpo Negli anni duemila i docenti di ogni ordine e grado perdono di credibilità nei confronti
per dedicarsi all'istruzione dei più piccoli. dei propri allievi, soprattutto per un modo di educare in famiglia completamente diverso
Ma perché queste differenze? dal vecchio tipo.
Le troviamo proprio volgendo lo sguardo al passato e al nostro stesso vissuto. I bambini vanno a scuola in autobus, accompagnati in macchina o a piedi dai genitori;
Ricordo i mattini della mia scuola e quelli della mia generazione, quando percorrendo arrivano strattonati, piangenti, ribelli, capricciosi e viziati con mille promesse; essi non si
a piedi la strada ci fermavamo, soli, a prendere qualche cosa alla piccola bottega di pas- pongono minimamente il problema di ripetere
saggio, in modo da poter fare merenda con gli amici. Lungo la strada si canticchiava quella poesia o quella regola, perché se si è fatto tardi la sera, gli sarà giustificato domani
fra noi e capitava di chiedere se tutti avessero ripetuto quella regola di grammatica o se dalla famiglia il non aver fatto i compiti. Essi non temono un rimprovero, perché c'è sem-
avessero replicato quella poesia assegnata, magari si sarebbe ripassato insieme per non pre pronto qualcuno a casa che reclama quel modo di fare; spesso marionette davanti a
fare brutta figura e non essere rimproverati dalla maestra con conseguenze poi a casa. un cellulare o tablet, ma si stancano di scrivere perché è troppo.
Eh già, a casa poi arrivavano i divieti per questa o quella cosa e noi, sin da piccoli cerca- Non basta la merendina della bottega per loro, ma un sacchetto pieno di cose da mangia-
vamo di non cadere in quelle mancanze. re, come se la scuola fosse un pic-nic fatto sull'erba e, i libri lasciati a casa perché pesano,
Il rispetto per la maestra era cosa importante e quello sguardo temuto ci faceva stare solo un optional.
attenti anche alle sfumature. I bidelli, ora collaboratori scolastici, non hanno più il volto dei nonni, bensì figure pre-
Molti di noi ragionavamo già da adulti quando non lo eravamo, mentre i giochi non poste a un ruolo ben preciso, mentre i docenti, quelli che vanno avanti per il bene dei
mancavano mai dopo aver fatto i compiti e aver dato una mano in casa. bambini, conservano l'idea in testa della scuola, quando era scuola, cercando di riparare
Anche in quel periodo nelle scuole esistevano attività extra, si cantava, si recitava e altre ai danni fatti da questa società maldestra.
attività che davano una svolta a un qualcosa che a quei tempi non c'era.
Ricordo bene il coro della scuola elementare, la maestra che ci guidava era una donna
robusta, ben preparata con tanti capelli tenuti raccolti come una vera diva e una voce
6 7
periodico mensile del gruppo NOIQUI periodico mensile del gruppo NOIQUI