Page 63 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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scesero lacrime calde e pesanti Alice Silvia Morelli
e fu breve la mia vita, caddi SEGRETI
come d’autunno morta foglia
che or che di vita, il capir suo comprende, Come neve dentro le vene.
non guarda il suo ramo che più non la riprende. inerte...
Ma d’amor la mente mia proprio non s’arrende, In un oblio,
ricordo lì nella Commedia prima del sesto non voler infrangere il filo
“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende.” di un’equilibrista.
I segreti
Il viale già era terminato sulle pagine della mente
appena dopo l’ultimo cipresso intrappolati,
dice: “Fermati qui, sono arrivato, come una bolla d’aria
perché torno alla mia tomba adesso.” dentro una siringa.
Spinge il cancello che cigolando stride Vorrei celare questo
guarda Dante con tristezza poi sorride pensiero di non esistere.
e da quel cancello chiuso gli lancia un fiore. Voglia di fuggire…
Commozione obliquamente
-E Dante: io sono la parte tua, quella migliore attraversa le vene,
ormai passata che non tornerà più scorre per non essere
io sono la nostra vita passata e gioventù. – un cappio alla gola che mi strozza.
DECLAMAZIONE DECLAMAZIONE
Carmela Laratta
ECCOMI, ANIMA MIA
il gorgo è ancora lì.
Sono uno stelo rattrappito piegato sul segreto Solido, a rammentarci
di una solitudine qualunque. la finitezza del tempo
Che appartenga ad uno di noi che ci hanno assegnato
o al resto del mondo, e che ancora non ha bussato.
poco importa.
Raccogliamo comunque Allora indossiamo
il freddo armistizio la maschera del conforto
del rimanere sulla soglia, - annaspiamo,
il desiderio di sorvolare galleggiando nella sua bugia-
sui cieli della paura, ma poi arriva il punto esatto
la sete di parole di verità, in cui dobbiamo consegnare
la forza pietrosa della poesia, le parole.
il distintivo della libertà.
È spietato atterrare.
Eppure, al nostro risveglio,
DECLAMAZIONE
periodico mensile del gruppo NOIQUI 63