Page 67 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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Agata Di Rubba

                 TORNEREI A IERI



                 Il cuore, anche se invecchia, dovrebbe imparare a lasciare andare ciò che era e che non è più.

                 Noi, vecchie cattedrali, siamo sempre più lontane dal passato e anche i nostri respiri, a volte

                 sembrano stranieri di noi stessi.
                 Ma oggi, senza volerlo ....dopo aver  camminato nei miei pensieri mi sono fermata, seppur per

                 un attimo.

                 E, in questa stanza vuota avvolta dal silenzio ,
                 mi ritrovo qui a guardare la tua foto, e a scrivere parole che danzano...parole rimaste impigliate

                 nella luce di un vecchio tramonto ...

                 Seduta sul mio arcobaleno di pensieri arancioni, gialli, blu, verdi, rossi... guardo la tua foto e

                 ascolto il battito di un cuore vetusto e ciarliero...
                 E allora si, torno a ieri, al nostro ieri caro babbo...

                 ai miei pensieri, nel mentre il sole tramonta lì dove il ticchettio del vento ferma quel battito

                 di tempo che riconosce ricordi di istanti nel broncio di un sogno...e mi nutro del tuo sorriso
                 sornione...e penso.

                 E vago  come una ladra ghiotta di un tempo, ormai molto lontano, quando le fiabe sedevano

                 al nostro capezzale...

                 Di quando scalza, come una zingara, rubavo, dalle tue viti di uva regina, i chicchi più belli e
                 dorati...

                 Di quando  il mio capo delle tue preziose e colorate rose, coronavo...

                 Oggi, senza saperlo .... ho fatto infiniti chilometri, camminando nei miei pensieri, pur di essere
                 con te seppur per un momento.

                 Ma noi come foto sbiadite ..... che non si riconoscono più, siamo sempre più lontani... oramai

                 è passato mezzo secolo... cinquant'anni che mi hanno attraversato l'anima, orfana di favole
                 ormai rotte...

                 E mi affama il tuo amore filiale nonostante tutto...

                 E mentre parole nuove siedono al mio capezzale io chiedo fogli nuovi  per poter scrivere
                 ancora poesie per te, al mio fato.




                                                                                                               DECLAMAZIONE





















































                                                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI                            67
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