Page 70 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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LEsERRI ROsANNA
E
S AUTUNNO
S Il gatto rincorre le foglie
E secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
R alla scopa che le raccoglie.
E Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
N che sfidano i suoi salti.
O La lenta morte dell’anno
N non è per lui che un bel gioco
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.
(Gianni Rodari)
A Nella poesia il grande Rodari mette in scena il classico palcoscenico autunnale.
P Lungo il marciapiede c’è un gatto che è tutto preso a rincorrere le foglie. Per lui l’arrivo
P dell’autunno non è altro che un gioco.
“Le foglie secche” che cadono su quel marciapiede diventano lui prede da rincorrere.
A Ma, entra in scena l’umano, che viene rappresentato semplicemente attraverso il muoversi di
una “scopa che le raccoglie”. Per l’umano quelli sono rifiuti, sono foglie secche da eliminare.
R Sono morte. Per il gatto invece no sono prede da cacciare. Ciò che l’uomo vuole eliminare
I perché morte,
per il gatto sono vita. L'animale viene visto in modo giocoso, quasi come un bambino che si
R diverte con poco, interagendo alla sua maniera con l'ambiente circostante all'arrivo dell'autunno.
L'autunno è una stagione che segue l'estate, non più caldo e belle giornate soleggiate, ma
E l'opposto. A molti non piacciono l'autunno e l'inverno perchè fa freddo e fa buio prima,
con conseguenze sull'umore e sulla voglia di fare, in alcuni casi. L'autore ci mostra quindi un
soggetto, il gatto, che invece gioca, salta, sembra felice nei suoi gesti divertenti e semplici.A
differenza di molti uomini, vive il passaggio alla nuova stagione con leggerezza. Il messaggio
di Rodari può quindi essere questo: dovremmo tutti quanti, ogni tanto e quando è possibile,
vivere le cose con più leggerezza e riuscire a essere sereni con poco. Le tante preoccupazioni
e gli impegni quotidiani, per non parlare della fretta costante, possono portarci a perdere di
vista la bellezza delle cose semplici e l'importanza della leggerezza in alcune situazioni. E
allora quel gatto nella poesia, può diventare
un monito, un suggerimento importante a tornare a vivere la vita apprezzando le piccole, ma
non meno importanti cose semplici. Gianni Rodari, attraverso il gatto ci vuol far riflettere. Ci
educa a prendere tutte le stagioni della vita come il gatto, ovvero un gioco. La vita va affrontata
con la dovuta leggerezza, consapevoli che forse è meglio vedere alla fine come un nuovo
inizio, come un passaggio. “La farfalla”, “il lieto fuoco” sono simboli di trasformazione, sono
l’essenza che non bisogna guardare alla vecchiaia pensando alla morte.
Anche con l’avanzare dell’età bisogna vivere la vita come quel gatto, giocando e godendo del
momento.
70 periodico mensile del gruppo NOIQUI