Cos’è l’amore, questo gioire e tremare questa voglia di ballare fino a perdere il fiato per poi tornare ad abbeverarsi di altro brivido. Posami la mano sulla spalla
trascinami nelle favole e regalami sensazioni mai provate.
Abbracciami come fa questo vento di follia stringimi tra un bacio e una carezza senza fine fissando nei miei occhi i tuoi profondi occhi. Lasciami sospeso tra l’azzurro del cielo e il blu del mare
vivendo ai confini di un verso ancora da inventare
che dolcemente cavalca quest’onda senza confini nel moto perpetuo che solo Nettuno governa. Quando scemerà il nostro vivere e minaccia temporale tu promettimi
che salirai a catturare l’arcobaleno.
L’amore è un cristallo di zucchero dai mille sapori.
Questo mare che si agita dentro e le gocce senza pudore sempre pronte a librarsi nell’aria accarezzando i confini come se fossero amanti.
Un talamo d’immenso azzurro e la tumultuosa rincorsa che parte da lontano come il centro d’ogni azione come l’apocalisse e i suoi cavalieri
nell’inizio convulso d’ogni sospirata missione.
Questo mare è un gioco di versi, di parole, di promesse soffiate lungo bordi sdolcinati nei borbottii delle labbra, di battaglie fino allo stremo d’ogni resistenza.
Berrei ogni lacrima di quel pianto nel convulso piacere, mi sazierei di ogni piccola goccia fino a sentir nascere altro piacere.