Mese: Settembre 2021

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Settembre 2021

30/09/2021 | Rivista | Nessun commento

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Nel chiasso di un giorno nuovo

22/09/2021 | Poesie | Nessun commento

Nel chiasso di un giorno nuovo

Poi la notte fu solo un lontano ricordo
scomparve prima che tutto iniziasse
in lontananza il rumore appena nasceva
nelle piccole aure fioriva l’alba

ecco avanzare il rosso del pudore,
poi il giallo tossiva i primi vagiti
subito l’azzurro distolto dalla sonnolenza
si pose in mostra

tra il cielo e la terra marcò il confine.

Come a staccare frutti dall’albero
distinse pacatamente la terra dall’immaginario,
piccole rondini salutavano la sinfonia
volando pindaricamente fino a lambire i tetti.

Ed ora che la notte è solo un ricordo
il verso di andare è come il pennello di un pittore
come la donna perfetta nella sua imperfezione

così, si fa strada nel chiasso di un giorno nuovo.

Ogni sogno vissuto con te

08/09/2021 | Poesie | Nessun commento

Con le gambe falciate dalla stanchezza,

trascino lembi di cielo a coprire ogni dubbio

lasciando l’inverosimile all’eternità dei tempi

e tu, tu che mi segui con quel gioco di gambe,

con le parole che bruciano dentro, mi fai impazzire,

come il respiro profondo che grida libertà

e soccombe al peso del desiderio,

sei maledettamente intrigante, seducente,

affascinante come la luna che si specchia nell’acqua argentata.

Con le gambe falciate dalla stanchezza,

ballo questo tango di passione

punta, tacco e piroetta nelle tue braccia

fino a lasciarmi cadere nel turbine dei sogni più accesi.

Questa notte sarò come la luce

audace, spudorato,

impossibile, vero

comincia così ogni sogno vissuto con te.

All’aria di un verbo

05/09/2021 | Poesie | Nessun commento

All’aria di un verbo

All’aria di un verbo

Dondolo dolcemente in quest’aurora di ricordi
le calde notti che hanno preceduto ogni nostro gioco
le corse tra i prati, i tulipani a segnarci la rotta
e come sponde infinite a colorarci le parole.

Adesso che l’estate va lentamente morendo
un pugno nello stomaco piomba a rompere il silenzio
come un vetro, in mille riflessi gli attimi vissuti si animano
respirano il mare e l’infinito desiderio di sognare.

Delicato settembre e il suo mantello che si abbandona alla Passiflora
regala amore ancora da vivere, come le nostre bocche
che si cercano schiudendosi come petali.
Era settembre ad annunciarci l’autunno in arrivo

è settembre anche per noi
siamo foglie rosse in volo all’aria di un verbo.

@Luciano Zampini

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Gocce di settembre

05/09/2021 | Poesie | Nessun commento

Gocce di settembre

Batteva la prima pioggia alla ringhiera
quel profumo di terra rigenerata
scendeva alla mente come a mietere pensieri
Settembre era a un passo dall’estate, arrivava con precisione,
ad ogni goccia carezzava la pelle, lasciava riflessi al cuore

#grazielladechiara 05/09/2021

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la comunità

05/09/2021 | Poesie | Nessun commento

Premiazione L’amore

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La conta di settembre

05/09/2021 | Poesie | Nessun commento

La conta di settembre

È già calato il sole
dietro tende ormai ingiallite,
ancora fumo agli occhi
e fra le mani anelli di nebbia
danzano sfumati
Ondeggia al tramonto anche il mare,
diviene pioggia l’onda sugli scogli
ed io mi trovo al bivio…
qui fra i rami intrecciati al suolo
S’è fatto notte pure in cielo,
fantastia di un’alba nuova
dentro le ossa vibra come corda d’un contrabbasso…

settembre in piedi, arriva la sua conta
#grazielladechiara 04/09/2021

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A come Arte

04/09/2021 | Arte | Nessun commento

Francesca Rocco

Eros a Fumetti

PER UNA NOTTE

02/09/2021 | Narrativa | Nessun commento

Seduto sullo sgabello al bancone del bar, guardava il cubetto di ghiaccio che lentamente si scioglieva nel bicchiere di whisky; non era il primo e non sarebbe stato l’ultimo, doveva affogare la delusione. Lei lo aveva lasciato, così, all’improvviso. Non lo amava più, andava via con un altro in un’altra città. Non era riuscito a dire nulla, era rimasto inebetito, incredulo. Ora le parole non dette gli mordevano lo stomaco, si sentiva un idiota, un fallito. Ordinò un altro bicchiere.

Entrò nel bar una giovane donna che andò a sedersi sullo sgabello accanto al suo. I loro sguardi si incrociarono, si capirono al volo, avevano lo stesso sguardo dell’abbandono.
“Vuoi un whisky?” disse lui. Lei fece cenno di sì con la testa. “Giornataccia eh?”
“Già!” rispose lei. Lo guardò negli occhi: “Anche tu non te la passi bene mi pare”.
“No infatti. Tu? Delusione amorosa vero? Come me.”
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
Si guardarono ancora, più a lungo questa volta, lui le prese la mano, lei lo lasciò fare.
“Usciamo?” mormorò lui.
“Sì”.
Camminarono pochi minuti, lui si fermò davanti ad un albergo: “Vuoi?” chiese quasi in un soffio..
“Sì”.
Chiese una camera, salirono lentamente sempre guardandosi, mentre una voglia incontenibile cresceva dentro di loro, voglia di rivalsa, di vendetta, di sesso.
Si gettarono sul letto, senza una parola, lo fecero con rabbia, fino allo sfinimento. Poi si addormentarono. Lei si svegliò per prima, si sentiva confusa, stranita. Guardò lo sconosciuto che dormiva accanto a lei. Si alzò e si vestì senza far rumore.
Lui si svegliò mentre lei aveva già aperto la porta.
“Ma… te ne vai?” disse
“Sì”.
“Perché? Resta, ci vedremo ancora?”
Lei non rispose, ferma sulla soglia dandogli le spalle.
“Dimmi almeno come ti chiami”.
“Non ha importanza” mormorò.
Uscì senza voltarsi e chiuse la porta.

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