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LEGGENDO DANTE



                                                                                 fica del suo tempo, l'eleva-
                                                                                 zione dello  spirito verso
                                                                                 impulsi più spirituali pos-
                                                                                 sibili, fino all'incontro con
                                                                                 il suo d-io  che  attraverso
                                                                                 l'amore riesce a trovare la
                                                                                 propria  identità  e  ispira-
                                                                                 zione in tutto il creato.
                                                                                 L'Alighieri, oltre, che sto-
                                                                                 rico del suo tempo e teofi-
                                                                                 lo di un pensiero che apre
                                                                                 al cosmo la spiritualità
                                                                                 dell'essere, ci esorta a os-
                                                                                 servare la vita e a diveni-
                                                                                 re sapienti dell'esperienza,
                                                                                 assaporandone la vera es-
                  senza. Attraverso l'utilizzo di immagini, che, spesso, vengono definite cinematografi-
                  che, Dante realizza uno dei dipinti più importanti della sua epoca.  Le parole diventano
                  pennellate sul foglio, ispirando, artisti come il Van Gogh, che affascinati dalla lettura
                  del poeta cercano in maniera riflessiva di fornire la loro descrizione dell’universo attra-
                  verso l’arte pittorica iconografia, come dimenticare, a tal proposito, l'opera, cielo stel-
                  lato di Van Gogh, che par volere trasmutare in pittura le immagini descritte dal Dante
                  [“E quindi uscimmo a riveder le stelle” (inferno)]. Come non ricordare le opere dei
                  grandi compositori della musica come Beethoven che attraverso l'utilizzo delle note,
                  richiamano alla straordinarietà del racconto del cielo stellato dopo tanto buio ("Fanta-
                  sia quasi sonata" op.27 di Beethoven)?  E in questo excursus come dimenticare l'ani-
                  mus (il riflesso femminile) rappresentato da Beatrice, vissuta come amore mai sfiorato
                  eppure sempre ascoltato, come anima turbata nel cuore dell'uomo bambino che sep-
                  pur inquieto e trascinato dalle sue passioni politiche e sociali non può non rispondere
                  al suo richiamo. Il viaggio nelle tre cantiche allora sembra rappresentare il desiderio di
                  Dante di conoscere, in maniera intima e totale, la sua Beatrice interiore, e sarà Virgilio,
                  il suo poeta antico a condurlo da lei e attraverso di lei a mostrargli la grandezza divina
                  insita in ogni uomo: canale e calice di ogni amor che muove il sole o ogni stella! Amare
                  lo stile Dantesco può essere un'opinione, discuterne la grandezza spirituale dell'opera,
                  ecco è qualcosa di diverso, poiché essa può essere letta come la realizzazione del pro-
                  prio essere maschile e femminile che uniti danno forma all'essere superiore che tutto
                  può cambiare.  Polemiche a parte, la divina commedia è sicuramente fra le opere più
                  controverse di un'epoca storica in cui un uomo non poteva bramare di riunirsi al suo
                  essere femminile per trovare l'equilibrio universale dell'esperienza divina dell'amore.
                  Simbologia e cosmo, geometria e mitologia, alchimia e riflessione scientifica, si mesco-
                  lano in uno stile medio che fa della comedia un cammino alla portata di tutti, nel ritro-
                  vare sé stessi e nel processo di avvicinamento a una trascendenza conoscitiva superiore


                                                                                            PIERA PISTILLI






                                                                                                            99

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