Page 25 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2024
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francesco d’angio’

 tanti.
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 CURIOSANDO NEL TEMPO
                                                  Le mie poesie non cambieranno il mondo

 Le debuttanti, attualmente, per prendere parte alla serata devono inviare una richiesta scrit-

 ta, corredata di foto e avere un’età superiore alle debuttanti del passato che va dai 16/17 anni
 fino ai 21/23 o addirittura fino ai 25/26 e debbono appartenere ai ceti sociali più alti. Il costo   Certo, le poesie di Patrizia Cavalli non hanno cambiato il mondo, e non lo cambieranno,

 per la partecipazione è proibitivo ma non per coloro che ne sono protagonisti. La selezione   così come il titolo della sua prima raccolta (Le mie poesie non cambieranno il mondo) ci

 è a cura degli enti organizzatori. Il regolamento stabilisce che le ragazze e i militari debbano   suggerisce, e neanche le poesie di nessun altro autore cambieranno il mondo, perché la poesia
 fare il loro ingresso nella sala del ballo alle 22.00. L’abbigliamento ha parametri molto rigoro-  ha poco da spartire con le cose del mondo. Però può accadere, anzi, spesso accade che se la

 si quindi le fanciulle devono indossare raffinatissimi abiti da sera bianchi in tessuto pregiato e   incontri da solo, la poesia, e l’accogli con la naturalezza delle cose del mondo, te la cambia

 gonna a sfera, le scarpe e i guanti, al gomito, saranno ugualmente bianchi. I capelli dovranno   eccome la visione. Indispensabile è il giusto esecutore o esecutrice dello “spartito” poesia,
 essere raccolti o semi raccolti per i ragazzi è prevista l’Alta Uniforme oppure un Frac o uno   così come lo è stata Patrizia Cavalli, che amava farsi chiamare “poeta” perché poetessa

 Smoking e scarpe di vernice nera. Le musiche e le danze vanno dai Valzer di Strauss e di Lan-  faceva ridere, e poeta fu da subito, fin da quando Elsa Morante, scrittrice già affermata,

 ner ad alcuni Swing e Foxtrot. Il cerimoniale è uguale per tutti i balli in Europa e si deve ese-  lesse le sue prime poesie confluite poi proprio in quella prima raccolta dedicata alla stessa
 guire in maniera esatta altrimenti la manifestazione, non può fregiarsi della dicitura di “Ballo   Morante. L’incontro con Elsa Morante avviene a Roma negli anni Settanta, dove la Cavalli

 delle Debuttanti”.  si trasferisce da Todi, sua cittadina natale, per studiare filosofia.
               All’uscita della sua prima raccolta di versi, la sua poesia viene definita da subito come

               “esistenziale”, nel solco di poeti come Sandro Penna e Pasolini, con l’uso di un linguaggio

               immediato e “comune”, privo di inutili sovrastrutture. Il primo tratto saliente della sua poetica
               è ravvisabile nella contrapposizione tra disperazione e speranza, una contrapposizione che

               viene sviluppata in modo diretto e naturale, capace di creare uno squarcio che non può

               lasciare indifferenti, il resoconto di una realtà senza complessità mistificanti. I quotidiani

               affanni e le gioie hanno nei suoi versi una leggerezza che scuote, una ironia che ragiona di
               filosofia, amore, e fine. Ed esprime la sua femminilità come un cavallo di troia che penetra

               in quel mondo declinato tutto al maschile, cercando “il cielo azzurro” che spesso proprio

               azzurro non è.
               Di  lei  il  poeta  Giovanni  Raboni  scrive  nel  1981,  in  occasione  dell’uscita  della  raccolta

               Il cielo, le seguenti parole: “Alla felicità istintiva di un gesto poetico aggraziatissimo e

               innocente, è subentrata ora nel lavoro della Cavalli, una pronuncia più grave, profonda e
               pacata, in grado di rispecchiare con lancinante nitore, ma anche con struggenti combustioni

               e velature, la dolorosa flagranza dei sentimenti. Se prima si poteva pensare a lei come a

               un pregevole “minore” di scuola permiana, mi sembra che Il cielo la ponga, ormai, fra i
               migliori rappresentanti di quella poesia “esistenziale” che nasce, soprattutto a Roma, dalla

               confluenza della lezione di Penna con quella di Pasolini e che, nelle nuove generazioni, ha

               da tempo un esponente di grande rilievo in Dario Bellezza”.

               E Patrizia Cavalli ha segnato negli anni Settanta quel passaggio tra avanguardia e post-
               moderno, con una mediazione tra classicismo e modernità tenendo sempre dritta la barra

               della coerenza intellettuale e poetica.

               Spesso si accusa la poesia di essere “elitaria”, di non riuscire ad esprimersi con quel senso
 Il Ballo delle Debuttanti sarebbe una meravigliosa esperienza per tutti ma come sempre oc-
 casioni così belle da vivere sono riservate a coloro che appartengono a un'élite privilegiata, gli   compiuto capace di giungere a tutti, cosa che invece accade nei versi della “poeta”, versi che

 altri debbono accontentarsi del semplice entusiasmo di vivere che, poi tanto semplice non è   parlano una lingua comune, la lingua del quotidiano, dei gesti quotidiani e consuetudinari, al

 perché, se sei entusiasta della vita, non vivi la favola di principessa per una notte ma per sem-  punto tale che ci pare di stare tra amici a colloquiare con semplicità, una semplicità da non
 pre e mantieni fede al sogno di bambina!   confondere mai con la banalità. I suoi versi sono brevi e non disdegnano la rima, con una
               metrica che è classica.


 Loredana Abatini   Si  giunge  in  maniera  precisa  al  punto,  usando  il  termine  giusto  che  ti  fa  guarire
               dall’imprecisione. E non c’è frenesia né bulimia poetica nella sua produzione, nonostante
               i diversi anni di attività, anzi, lei stessa si definiva “pigra” quando le chiedevano come mai

               avesse pubblicato così poche raccolte. Ci fosse oggi una certa “parsimonia” poetica, forse lo

               “spartito poesia” ne guadagnerebbe in qualità...
               Nella poetica di Patrizia Cavalli molto si basa sugli attorcigliamenti della propria psiche,






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