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La poetessa spesso racconta che il suo avvicinamento alla poetica è incominciato mentre
 LA PAROLA LIBERTÀ   ascoltava affascinata da piccola dei versi insoliti, vaghi, allusivi che non riusciva a decifrare.

 che ci lega a una dinamica   Prima di cogliere il significato, il contenuto, colse il gorgogliante indefinito, il mistero che

 Può darsi che la libertà sia  di costante produzione che sostiene  accompagna la parola, ascoltando e leggendo i versi della poesia “Cima” di Gabriela Mistral,
 l’assenza di paura,  una stancante ruota   Premio Nobel per la letteratura. Questo avvicinamento, questa meraviglia di Ida Vitale verso

 dicono che sia un processo   di stress e rendimento  la sua maestra Mistral, dura tuttora.

 che contempla un conoscere,  a cui dobbiamo adattarci.
 un volare che dona ali,  Può essere che la libertà sia   IL suo libro Disidencias leves ripercorre tra incertezze e assenze inevitabili tutta la sua poetica

 una cultura che non dà da pensare  uscire da tutti i dogmi e adattamenti,  che, nonostante fosse andata in esilio nel 1974 per ritornare a Montevideo circa tre decenni

 ma sviluppa il pensiero critico,  da tutte le avidità, gelosie,   dopo, trovò casa nell’inquieta bellezza dei suoi versi.
 un infinito umano creato  invidie e ambizioni.  La voce poetica di Vitale indugia nella natura (nelle piante e negli alberi; nei passeri, negli

 a misura dell’uomo.  Forse la libertà è solo il terrore   storni e nei ricci; nel vento, soprattutto nel vento), nella neve e nelle stagioni, negli addii,

 Può darsi che la libertà sia  di chi l’ha promulgata  nelle morti e nei lutti, nelle vicissitudini dell’esperienza e nella spinta incessante dell’energia
 una capacità di scegliere  togliendola agli altri.  vitale, nella città stagnante e disumanizzante, nel linguaggio e nelle parole. Scrive nell’esi-

 che responsabilizza,  Forse la libertà è una domanda   stenza della parola.

 un agire sociale che non racchiude   senza risposte che dirige
 le idee nel dogma  la saliva di un popolo  Dal libro “Oidor andante” (1972): “Decimata, dissanguata, / tagliata in tante parti / come

 della cieca certezza di avere  verso lo spettro fantasmagorico   sogni, voglio / però, / questo e non altro modo / di essere viva; / questo e nessun altro
 conquistato la verità assoluta.  dell’abisso.  modo di morire; / questo sussulto / e non più la solita / dormiveglia. / Come l’ombra di sé

 Può darsi che abbia ragione Alda Merini  Forse se si parla di libertà   stessi / o come un fiammifero violento che arde. / Non c’è altra alternativa, / né più segno

 e che il grado di libertà di un uomo  e la stessa parola non lascia liberi  identificativo. / Non c’è altra morte. / Non maggiore vita.”
 si misuri con l’intensità dei suoi sogni.  di amare le gabbie mentali degli altri  Leggendo questi versi si può facilmente intuire che la poesia può davvero mantenere viva

 Può darsi che la libertà sia  è perché la parola non serve a nulla  una lingua, che le sue manifestazioni possono essere varie nel tempo, e soprattutto che la

 evitare l’inoculazione   e ha bisogno di un altro linguaggio  poesia ben sa come difendere la parola, come fare nascere dalle parole nuove interrogazioni
 della narrativa che afferma   per definire il rispetto che rende liberi.

 che la libertà sia un illimitato   sul mondo e sulle sue forme. Pochi poeti raggiungono davvero questo scopo e tra questi c’è

 orizzonte di possibilità   Yuleisy  Ida Vitale, una poetessa che è nell’insieme classica e moderna, con una poetica che cavalca
                 il drago, senza rifiutare il suo fuoco. Una poetica che cambia continuamente dimora, che de-

                 canta e ingrandisce la lingua spagnola in modo sottile ma incisivo. I suoi accostamenti pro-

                 pongono lo spirito errante delle sue visioni e mettono in evidenza il permanente conflitto
                 tra le parole e i loro significato, un caos e un ordine che fanno parte dello stesso mare, mare

                 che fa parte di un vasto oceano.


                 Disidencias leves è una generosa antologia con più di dodici libri di Ida Vitale al suo interno,

                 dal 1949 fino al 2021. Pertanto, all’interno di questa raccolta è possibile cogliere la costan-
 Cento anni di parole per dire sempre il nuovo  za dei suoi argomenti, ma anche la sua evoluzione e e le sue variazioni tematiche e formali


                 lungo il tempo.

 (note critiche e traduzione di Yuleisy Cruz Lezcano)
                 Lungo le pagine di questo libro la prosodia occasionale non prevale sulla chiarezza delle im-

                 magini e sull’esposizione di una scena o di un’idea. L’evoluzione poetica è inevitabile. Nell’e-
                 spressione poetica di questo libro si passa dalla visione con il metro giovanile alla maturità

                 in cui si indaga tutto ciò che accade, tutto ciò che appare attraverso le parole. I versi poi

 Cercare e ricercare il non detto, stupire con immagini che diventano concetti, quasi palpabi-  persistono nell’investigazione dei momenti originali delle parole, e spesso si aprono come
 li. È questa la poetica di Ida Vitale: un mito vivente.   un ventaglio, spingendo un vento di fede nella missione salvifica delle parole.



                 Le ultime raccolte contenute nel libro mettono in evidenza, insieme al dubbio per i risultati,

 Ida Vitale      la malinconia che accompagna i dubbi stessi.


 Ida Ofelia Vitale Povigna, squisita intellettuale, insegnante, saggista, traduttrice, poeta e cri-  Lo stile della Vitale ha un ampio spettro di registri. Dall’ordine iniziale si passa alla disper-

 tica letteraria è nata a San Felipe y Santiago de Montevideo (Montevideo), capitale dell’Uru-  sione simbolica, che è anche un modo di occupare casualmente lo spazio e il tempo, come

 guay, il 2 novembre del 1923. È la più longeva esponente del movimento artistico “Gene-  chi diffonde versi, poesie lunghe e brevi, misurate o argomentative, per espandere i limiti di
 ración del ‘45” di cui facevano parte altri grandi scrittori uruguaiani di origine italiana come   un’esperienza. E poiché in quell’esperienza si mette in discussione le proprie condizioni di

 Juan Carlos Onetti, Carlos Maggi e Idea Vilariño. Ha ottenuto il prestigioso Premio Cervan-  decidibilità, ciò che si diffonde nelle parole è tutta la storia e tutta la vita che precedono e

 tes nel 2018, e tanti altri riconoscimenti.   danno origine a un atto creativo. Bisogna dire che la maggior parte dell’opera poetica della



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