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RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2024 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
IRIS VIGNOLA
sin ai confini d’infinito
Entro l’empi’accozzaglia di confusione,
pensieri e parol’espress’in lirici componimenti
- tes’inver a sacralizzar fraterno amore -
da versi d'odio e discriminazione son subissati.
Gaudenti odi e classici poemi
d'un desueto tempo
- all’amor inneggianti -
paion avvizzit’in assonanz’a insigni vecchi del passato.
Germogliant’e reboante,
‘l seme d’eco d'eclatante disunità
- in oral e trascritte credenz'e proteste -
qual verosimile ingiuri’alla variegata umanità...
E sì giustamente,
sin ai confini d’infinito,
ov’assurge l’esclusiva scal’al Paradiso...
Pell’infernal abisso, la pendice.
Moritura verità indiscreta
- pri’ammantata di sorgiva rabbia -
intra vil polvere d'infamia
e fatua cener d'oss'appar testé seppellita.
DISAMINA
In un mondo inaspettatamente confuso, dove la tecnologia, apparentemente effi-
cace per vivere al meglio, si palesa viceversa la rovina del genere umano, le parole
di fratellanza, fuoriuscite dal cuore di poeti e scrittori, si mischiano a parole
d’odio e, sovente, vengono addirittura subissate da quest’ultime. Testi di esimi
autori, includenti frasi in ode all’amore, paiono bistrattati, parimenti ai suddetti
autori. La disunità si rivela ulteriore ingiuria del genere umano, il quale sarà
giudicato e troverà, al limite dell’universo, la scala per il Paradiso e quella per
l’Inferno, mentre la verità verrà definitivamente seppellita tra infamia umana e
ossa delle vittime di codesta
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