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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
meditativa, dove molte affermazioni poetiche sono svolte all'interno di testi ge-
neralmente brevi. Questo stile di discorso si realizza attraverso figure ricche, in
particolare simboli e metafore, ma anche attraverso un linguaggio molto intrec-
ciato. (Poesia: Pensieri giallastri) Il punto chiave della poesia di Angela Kosta
riguarda l'originalità e il carattere nascosto del "significato" estetico del testo.
Il testo letterario delle sue poesie si trasforma in catalizzatore dell'apparizione
di volontà, di fede, di passione. Nel piano di organizzazione formale, l'autrice
concepisce il testo estetico come un tutto significante, completamente sintetico.
È proprio il rapporto tra le divisioni testuali, la divisione in versi, in paragrafi,
che rivela il significato profondo e sconosciuto del testo. La poetessa si sente me-
glio nei versi liberi, tali da ogni confine. Le poesie hanno piena coerenza di signi-
ficato, proprio quando la comprensione comune è scomunicata al puro non-si-
gnificato. Traducendola in un'organizzazione polisemantica della vita, imitando
l'elemento casuale dell'esistenza, l'arte poetica di questo autrice acquista così,
una valenza epistemologica. Angela Kosta, pur applicando diverse lingue come
autrice e traduttrice, utilizza molto bene la lingua letteraria albanese, la sua
madre lingua, dove il testo è automatizzato e la struttura "anomala" del testo
artistico richiama l'attenzione sul testo stesso, in tutta la sua forma. Nella sua
arte, la poetessa ha costruito un regno di spontaneità senza regole, ha prodotto
testi convenzionali, dove il piano espressivo è legato al piano del contenuto at-
traverso una relazione di motivazione.
Il discorso poetico di Angela Kosta è di natura unica, con spiccate tendenze el-
littiche, che tratta in via prioritaria l'esposizione dei significati successivi attra-
verso il ricco sistema di figure. Le sue poesie sono affiancate alla semplicità, al
tangibile, all'euforia e alla tristezza, con una concezione dinamica delle relazioni
tra i vari disagi artistici. Le creazioni non soffrono dell'oscurità del significato
in mezzo a una figura complicata. La poesia può essere dipinta solo guardando
l'ottica dei segni, in relazione alle unità di riferimento precostituite, al rapporto
sensuale, agli echi ansiosi, al "valore vissuto" che il testo produce sul soggetto.
In molte poesie di Angela Kosta, il pensiero artistico si esprime attraverso una
coesistenza strutturale e non esiste al di là di essa. Questo collegamento include
tutti i livelli del testo: fonema, morfema, parola, verso, versetti e poesia.
(Poesia: Luce della sopravvivenza)
Per quanto riguarda alle metafore, la poesia di Angela Kosta è costruita su un
piano metaforico intrecciato con figure di costruzione sonore. Anch'essa è sotto-
titolata dal simbolo, ma non è rappresentativo, mentre in molti spicca l'antitesi
della pura e contestuale antonimia, che costituisce un mezzo prediletto dell'au-
trice, per dare emotività attraverso il confronto, o più chiaramente, con l'adia-
cenza di fenomeni, che si contraddicono a vicenda, o concettualmente, si esclu-
dono. Tutto questo è tanto spontaneo quanto deliberato nel darti un brivido che
ti colpisce. La metaforica interna del testo artistico, a volte infrangendo anche
le regole grammaticali, unisce immagini che non sono accettabili nelle lingue
naturali. L’arte poetica di questa autrice incita l'elemento casuale dell'esistenza,
traducendo in un'organizzazione polisemantica, gli ansimatici della vita.
Nella sua arte, Angela Kosta, ha costruito un regno di spontaneità senza regole,
ha prodotto testi convenzionali, dove il piano espressivo è legato al piano del
contenuto attraverso una relazione di motivazione. La semantica di ogni paro-
la, le ripetizioni fonologiche di ogni materia ritmica, cioè in tutti questi fattori
complessi, creano la distinzione di questa autrice dagli altri. In molte poesie, se
si confrontano gli elementi fonologici che compaiono nell'insieme delle parole e
nelle equivalenze; notiamo che i contrappunti fonologici possono essere collegati
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