Page 10 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
P. 10
MARIA RITA CuCCuRuLLO
FAMIGLIA: DOV'È CASA
Ad un bambino per essere felice basta poco. Un nido sicuro fatto di amore e protezione, una
famiglia, il posto dove sentirsi sempre a casa.
Che sia figlio naturale o figlio adottivo, un bambino ha bisogno di validi riferimenti, di
un padre ed una madre che rappresentino cellula vitale di protezione, ascolto, accoglienza,
sicurezza. Fondamentale per un bambino, è l'imprinting che riceve, nutrimento per una
crescita sicura fatta di amore non solo in termini di soddisfacimento del fabbisogno fisico
in termini di assistenza ed accudimento, ma anche in termini di relazione affettiva sana e
stabile. Un bambino ha delle specifiche esigenze, non legate, dunque, solo alla sua cresci-
ta fisica ma anche individuale, psicologica, formativa. Un bambino ha bisogno di braccia
tra le quali sentirsi al sicuro per sviluppare potenzialità in grado di metterlo in condizioni
di crescere implementando le proprie autonomie. Solo persone capaci di amare, presenti e
responsabili possono essere genitori pienamente. Una genitorialità consapevole aiuta un
bambino a crescere sano sotto tutti i punti di vista e a farlo diventare l'uomo forte e sicuro di
domani capace di realizzarsi attraverso quel processo evolutivo concreto, valido finalizzato
all'autonomia. I genitori siano essi biologici o adottivi non fa differenza. Il rapporto affet-
tivo, l'attaccamento nasce essenzialmente dalla vita di ogni giorno, dalla relazione padre/
madre/figlio, quella che fondamentalmente genera legami indissolubili, nutrimento e linfa
della crescita individuale, familiare, relazionale. Quelle basi solide, per così dire, impalcatura
dei processi di sviluppo, affermazione, consolidamento di ogni individuo. Per un bambino
è importante ESSERE, sentirsi amato, accettato, accolto. Un bambino adottato è un bam-
bino, sicuramente, con la necessità innegabile di risalire alle sue origini, ma se, accolto in
maniera 'completa" nel nucleo familiare, sarà sicuramente un bambino sereno e appagato,
con quella parte di sè che ha bisogno di affermazione e certezze che gli consentano di vivere
un'identità che non è quella acquisita attraverso un cognome, quella che comunque sente e
vive come propria, ma di identificarsi anche fisicamente, biologicamente con coloro i quali
gli hanno dato la vita. È pur vero che fin quando una persona non risale alle sue origini vive
in una sorta di conoscenza per così dire "a metà" e giustificati dunque, sono i sentimenti di
frustrazione che derivano da una mancata verità, è pur vero che la potenza dell'amore crea
PONTI meravigliosi di appartenenza attraverso quelle radici che originano dal cuore. Quelli
che un bambino adottato vive con i suoi genitori, i parenti, gli amici e tutte le persone che
ha la fortuna di incontrare nel suo percorso di vita!
Maria Rita Cuccurullo
ARIANNA CAPPONI “LA TIGRE DELL'OVEST”
10 periodico mensile del gruppo NOIQUI periodico mensile del gruppo NOIQUI 11