Page 13 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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MARIA MOLLO
TOMBA SENZA NOME STORIA DI UNA TRAGEDIA
Pietosi sguardi Calabria, Cutro: comune della provincia di Crotone, al quale, nel 1575, il re Filippo II di
si posano Spagna, concesse il titolo di città, in virtù del fatto che un cutrese divenne il primo cam-
sulla tomba pione di scacchi d’Europa e del Nuovo Mondo.
senza nome, Famosa per le colline basse dette “calanchi”, dal colore giallo per la coltivazione del grano
allineata alle tante, e che, viste dall’altopiano, ricordano le “dune del deserto”.
vicine e distanti. Cutro della ‘ndrina, della ‘ndrangheta che azzoppa l’onesto lavoro di cittadini perbene.
Chissà se era donna o uomo. Cutro dalle spiagge bianche e dal mare pulito, ora rosso di sangue innocente per l’ennesi-
Certamente non sapeva di dover morire, ma tragedia di barconi spezzati, di migranti… pasto dei pesci. Di uomini e donne, bambi-
non adesso ni e bambini da nascere, inseguiti da fame e distruzione, da lutti, abbandoni, con in cuore
che stava SCUSAMI MAMMA l’illusione di un mondo migliore.
per raggiungere Piange Cutro e, il suo pianto, è alimentato da chi non è indifferente, da chi vuole fermare
un luogo che, Scusami mamma questa corsa al macello.
nel suo se il muro Il dito di tutti è contro gli scafisti, cioè quelle persone che guidano le barche e che, spesso,
immaginario, delle onde c’entrano poco con i gruppi criminali che organizzano i viaggi e diventa difficili da indivi-
sarebbe stato ha rubato i sogni duare.
il riscatto che avevi per me. Ma sono comunque responsabili e complici di questa rete criminale e ben organizzata, dei
a lacrime Scusami contrabbandieri che sfrutta il desiderio di partenza del migrante anche se, non di rado, tra-
e privazioni. per i tuoi seni dolenti per il latte sportano vittime contro la loro volontà, specialmente giovani donne spesso minorenni da
Questo corpo, che mai più potrà sfamarmi. avviare alla prostituzione.
che il traditore mare ha restituito, Scusami Ci si augura che Cutro non vada nel dimenticatoio e che serva da monito affinché non si
porta con sé l’eco di voci care, se ti ho spezzato ripeta l’immane tragedia.
di volti amati e, forse… chissà! il cuore,
un pugno sulla barca
di terra natìa della fame.
da poter, Lontana
nei giorni scuri, dalla morte,
accarezzare, annusare ti ho costretta
per sentirne alla morte,
i profumi lasciati piegata da un peso
e illudersi che non si vede.
di averli accanto. Scusami mamma
se non trovano
il mio corpo
e tu...
il viso sfigurato,
lentamente trascini
i tuoi piedi
verso l'umanità colpevole.
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