Page 65 - RIVISTA NOVEMBRE 2024
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Quando nel bosco nasce una Fata Robi il Rospo
E Robi è un rospo senza rima
S Quando nel bosco nasce una Fata che nel bosco si incammina
da ogni folletto è subito amata,
S viene coperta di morbido muschio non fa balzi, né balletti
non ha antenne, né baffetti.
colto d'inverno tra i rami di vischio.
E Lui non canta, non cinguetta
R Con la rugiada le fan la vestina e non ha neanche fretta
e un copricapo di fungo amanita
E che essendo di fibra assai velenosa, non si guarda nello specchio
preferisce il suo laghetto.
cresce protetta da ogni mal cosa.
N Appena le spuntan timide alette La sua pelle è un po' rugosa
e non è neanche rosa
la piccolina al lavoro si mette.
O Questa fatina, Fata Funghetto, ma lo stesso è ammirato
e talvolta vien baciato.
non pesa un grammo, non pesa un
N etto.
A ben pensarci, non pesa per niente
A fatta di un velo sì trasparente!
Quando volteggia col vento lieve
P il biancospino è candida neve,
P Il biondo grano si macchia di rosso,
A fresco è il torrente, ridente il fosso
ché ogni luogo la fata trasforma ...
R "È Primavera! "Volando ci informa.
I Lo fa con voce suadente e gentile:
R "Svegliatevi gente siamo in Aprile, il
mese seguente sarà dell’amore avremo
E giornate di grande chiarore!
La dolce fatina matura i suoi frutti:
son more di bosco che poi dona a
tutti
e giunto settembre, l'Autunno
presenta
i caldi colori con la sua presenza.
La fata che nasce è un grande tesoro.
È un dono del cielo, l'assolo canoro,
è il pugno che dolce si apre e ci dà
il seme prezioso di fecondità.
periodico mensile del gruppo NOIQUI 65