Page 74 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2021
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Questo insieme di fruizioni culturali condivise fa sì che ogni coppia di famiglie/nuclei
               di persone stringa un Patto Educativo: un sostegno complessivo multidimensionale pro-                                     L’ autista dell’autobus ci ha lasciati dinanzi al MANN ,unico luogo in cui era consentita la
                                                                                                                                         fermata e da lì ,tra mille timidi sorrisi di chi si sente ancora straniero nella sua terra,vocine
               mosso, garantito e monitorato dalla scuola. Nell’ambito del progetto, le Istituzioni scola-                               squillanti dei bambini ed il mio essere rassicurante per tutti, siamo giunti prima in Largo
               stiche si occupano, infatti, di individuare i bambini e le famiglie-destinatarie e di fungere                             Donna Regina per visitare il Museo Diocesano, poi giù per Via Tribunali e San Gregorio
               da garante fiduciario collaborando nella stesura del Patto Educativo con le famiglie. Ad                                  Armeno alla volta della Chiesa Museo di Santa Luciella ai Librai sede delle anime pezzen-
               ogni famiglia-risorsa viene affidata una dotazione di “e-ducati”: una moneta virtuale so-                                 telle, adottate dalle persone del luogo che se ne prendevano cura in cambio di qualche
               lidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc in
               quella città. Le transazioni in e-ducati viaggiano sulla APP appositamente realizzata, che                                miracolo.
                                                                                                                                         In entrambi i luoghi d’arte siamo stati ricevuti con grande cortesia, gentilezza e disponibi-
               facilita il monitoraggio finanziario e delle attività, oltre che il fundraising di progetto.                              lità. Con amore, oserei dire. E proprio grazie ai tanti piccoli gesti d’amore che sono stati
               “Affido Culturale” è un progetto che si apre all'esterno, grazie alla volontà di tessere nuo-                             messi in atto quelle famiglie così timorose, a tratti diffidenti, straniere nella loro città natia
               ve relazioni con realtà culturali e istituti scolastici delle città in cui svolge la propria azione.                      si sono sentite finalmente a casa. A poco a poco ogni paura è svanita, ogni resistenza è
               Lo spirito è quello di essere in rete per cambiare il territorio insieme, andando nella stessa                            caduta e tutti si sono sentiti accolti nel ventre e tra le braccia di Napoli.
               direzione. Per questo motivo, i referenti del progetto di Napoli, Roma, Bari e Modena
               stanno stipulando rapporti di collaborazione e convenzioni con associazioni, enti e isti-
               tuti scolastici con i quali condividere il progetto in modo da arricchire tale esperienza. Le
               famiglie-risorsa e le famiglie-destinatarie hanno così maggiori opportunità di condividere
               e trascorrere assieme momenti dedicati ad attività dove la cultura incontra il divertimento.
               Così, venerdì 23 ottobre, dinanzi al cancello del nostro Istituto erano ad attendermi mamme e
               bambini facenti parte del progetto di Affido, sorridenti come non mai. La gioia pervadeva all’u-
               nisono i loro cuori ed i loro sguardi. Baci ed abbracci a distanza ma fortemente sentiti, immensi.
               Poi in autobus e via verso Napoli, città così distante da quel quartiere periferico al punto
               da generare negli abitanti di Scampia un profondo senso di non appartenenza. Durante
               il breve percorso i bambini facevano a gara nel chiedermi i nomi delle strade e dei luoghi
               che riuscivano a scorgere dai finestrini dell’autobus:
               “Maestra, qui dove siamo? Come si chiama questa strada? E tutti questi alberi cosa sono?
               Ci porti una volta al Bosco, non ci siamo mai stati! E tutte queste auto dove stanno an-
               dando?”







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                                                                                                                                                          ad un contatto diretto con le persone, nella comprensione delle stesse e
                                                                                                                                                          nella condivisione di esperienze, emozioni, stati d’animo.
                                                                                                                                                          Il progetto di Affido Culturale con la straordinaria carica di passione dei
                                                                                                                                                          suoi operatori, la costanza e l’impegno profuso nelle azioni intraprese,
                                                                                                                                                          il credere sempre e comunque in un progetto di vita nuova per bam-
                                                                                                                                                          bini e famiglie svantaggiate rappresenta per me un meraviglioso dono,
                                                                                                                                                          un’opportunità straordinaria offertami per continuare a realizzare il mio
                                                                                                                                                          sogno: donare amore e combattere con ogni mezzo tutte le forme di
                                                                                                                                                          povertà, anche dipingendo l’asfalto d’azzurro per trasformarlo in cielo.

                                                                                                                                                                                                                                          Elvira Quagliarella











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                periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI
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