Page 78 - RIVISTA LUGLIO 2024
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cinZia Bresciani
Cinzia Bresciani nasce a Isola della Scala nel 1963
in provincia di Verona. Si trasferisce nella città stessa
ancora piccina dove studia vetrinista e lingua inglese.
È sposata con Mauro ed ha due figli ormai grandi
Michael docente di filosofia e Gabriel che segue le orme
artistiche della madre ma in campo coreutico. Inizia a
lavorare giovanissima per una grande catena di negozi.
dove si forma sia come persona che professionalmente.
Non disdegna nessun ruolo che le viene proposto e
viene riconosciuta come ottima personal shopper. In
contemporanea coltiva la sua passione per l’arte che la
segue da bambina. Il suo è un animo artistico a 360°
perché si cimenta anche come goliardica poetessa in
teatro a Venezia e talvolta come presentatrice in teatro.
Frequenta varie scuole di pittura perché quella è la sua
passione grande e si specializza nell’ atelier del maestro
Lollis dal quale viene seguita. Partecipa a vari concorsi
ed estemporanee che la vedono sempre premiata.
Ultimo premio prestigioso con il concorso indetto dal comune di Verona “ sulle orme di
Dante” dove, con un’opera dedicata al sommo maestro creata con tecnica mista scritte e
collage, si merita il secondo premio. Incontra casualmente il maestro Bonacina che vede in
lei del talento e le propone delle mostre assieme. Esporranno a Verona, sul lago di Garda, a
Milano, Udine e in altre città italiane.
Il gallerista tedesco titolare della omonima galleria Onil in Brema, le propone delle mostre
che avranno riscontri molto positivi.
DIECI DOMANDE ALL’ARTISTA
1. Quali sono le ragioni che ti hanno spinto ad iniziare a fare arte?
In realtà non ci sono state ragioni. Nel mio caso l’arte era in me già da bambina, quando
a tavola disegnavo sui tovaglioli di Carta copiando bicchieri, bottiglie, posate ...Nel tempo
ho approfondito questa nobile arte.
2. Qual è il tuo soggetto preferito da dipingere, se c’è?
Ho iniziato a dipingere la natura come si fa in genere, nel tempo ho cambiato soggetto
ed attualmente dipingo la donna ritratta nei suoi momenti di vita quotidiana. Una donna
libera, indipendente, sensuale, provocatrice, gioiosa ma anche nostalgica e sognatrice.
3. Com’è cambiata la tua vita dopo che hai conosciuto l’arte?
La mia vita non è cambiata perché l’arte era in me, come dicevo prima fin da piccina, come
una sorta di DNA. Riuscivo ad estraniarmi, apprezzavo il piacere di stare sola assieme ai
miei pensieri, al mio dialogare con me stessa, ai miei colori e ai miei sogni.
4. Quali sentimenti provi mentre dipingi?
Mentre dipingo sono nella mia “ bolla” lontana da tutto e da tutti. Mi isolo con la mia tela
e i miei colori ascoltando musica e spesso cantando. Sono in una sorte di “ limbo creativo”,
una situazione di piacere infinito, libertà, serenità.
78 periodico mensile del gruppo NOIQUI