Page 14 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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pAsquALE VuLCAnO TI ASPETTO
Ti aspetto nella luce d'un ricordo
STRINGO LA VITA laddove il tempo è fermo nei pensieri
e i giorni belli scorrono leggeri
Stringo la vita che mi morde e pesa tornando a quei momenti che non scordo.
cogliendo d'ogni giorno l'allegria
strappando il velo di malinconia Ti aspetto nel silenzio dell'alcova
che adombra l'alma volta nella resa! dove mi spengo in cuore a poco a poco
perché la fiamma trema senza fuoco:
E scordo il pianto della lunga attesa non arde il ceppo amaro che or si trova.
quando mi manchi e al sogno fuggi via
ma resta il canto dentro e l'armonia Ma qui t'aspetto per sentire ancora
l'essenza che mi scalda e si palesa il mormorio dell'onda che s'infrange
sulla scogliera e il battito del cuore
oltre il confine dell'agire umano!
Silente avanzo contro ogni bufera smarrito che s'illude dell'amore!
portando il canto della forza d'onda Ma so che la tua assenza m'addolora
e solo in sogno il pianto non mi tange!
e la speranza d'alba che m'inonda
alimentando il sogno che s'avvera SUL FILO DELL'INGANNO
se lieve m'accarezza la tua mano!
Crudele inganno!... Il tempo non lenisce
Non si consuma invano l'acuta angoscia della solitudine
l'anelito che m'arde come un fuoco in questa alcova ricca di promesse
tacendo la mia angoscia a poco a poco! quando di sole ornavi la mia fronte
e l'anima di sogni
ILLUSIONE ben presto andati al vento,
anche se le pareti sono ancora
Incede il tempo in questa vita, persa umide di sospiri
a illudermi che tutto un sogno sia ed il silenzio infranto
il vuoto che mi prende e non va via rimanda l'eco lieve del brusio
l'angoscia che nell'anima è sommersa. dei caldi baci e gemiti
lasciando traccia fresca del passaggio
Sì, come in mare, dove amara l'onda lungo le vie segrete
furiosa si riversa sulla riva, del cuore oppresso che non vuol più cedere
così i pensieri vanno alla deriva all'illusione vuota
nella ricerca vana e tremebonda in cui ancora credere!
Or nel silenzio serro le mie labbra
di te che nube cela agli occhi miei per non perpetuare ognor l'inganno;
mentre s'aggrappa al nulla la mia mano contro il destino avverso allor mi scaglio
e l'urlo l'eco effonde assai lontano per le promesse fatte più fallaci!
da quell'arcano Lido dove sei; Così nei miei ricordi
ti vedo mentre t'allontani mesta
anche la voce che frenava il pianto avvolta in una nebbia ognor più densa
or resta muta e strozza ogni rimpianto! lasciando sulle ciglia amare lacrime
e le mie mani tese ad afferrare
un lampo ancora del mio sogno infranto!
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