Page 15 - RIVISTA NOIQUI GENNAIO 2022
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pAsquALE VuLCAnO  TI ASPETTO



               Ti aspetto nella luce d'un ricordo
 STRINGO LA VITA  laddove il tempo è fermo nei pensieri
               e i giorni belli scorrono leggeri
 Stringo la vita che mi morde e pesa  tornando a quei momenti che non scordo.
 cogliendo d'ogni giorno l'allegria
 strappando il velo di malinconia  Ti aspetto nel silenzio dell'alcova
 che adombra l'alma volta nella resa!  dove mi spengo in cuore a poco a poco
               perché la fiamma trema senza fuoco:
 E scordo il pianto della lunga attesa  non arde il ceppo amaro che or si trova.
 quando mi manchi e al sogno fuggi via
 ma resta il canto dentro e l'armonia  Ma qui t'aspetto per sentire ancora
 l'essenza che mi scalda e si palesa  il mormorio dell'onda che s'infrange
               sulla scogliera e il battito del cuore
 oltre il confine dell'agire umano!
 Silente avanzo contro ogni bufera  smarrito che s'illude dell'amore!
 portando il canto della forza d'onda  Ma so che la tua assenza m'addolora
               e solo in sogno il pianto non mi tange!
 e la speranza d'alba che m'inonda
 alimentando il sogno che s'avvera   SUL FILO DELL'INGANNO
 se lieve m'accarezza la tua mano!
               Crudele inganno!... Il tempo non lenisce
 Non si consuma invano  l'acuta angoscia della solitudine
 l'anelito che m'arde come un fuoco  in questa alcova ricca di promesse
 tacendo la mia angoscia a poco a poco!  quando di sole ornavi la mia fronte
               e l'anima di sogni
 ILLUSIONE     ben presto andati al vento,
               anche se le pareti sono ancora
 Incede il tempo in questa vita, persa  umide di sospiri
 a illudermi che tutto un sogno sia  ed il silenzio infranto
 il vuoto che mi prende e non va via  rimanda l'eco lieve del brusio
 l'angoscia che nell'anima è sommersa.  dei caldi baci e gemiti
               lasciando traccia fresca del passaggio
 Sì, come in mare, dove amara l'onda   lungo le vie segrete
 furiosa si riversa sulla riva,   del cuore oppresso che non vuol più cedere
 così i pensieri vanno alla deriva   all'illusione vuota
 nella ricerca vana e tremebonda  in cui ancora credere!
               Or nel silenzio serro le mie labbra
 di te che nube cela agli occhi miei  per non perpetuare ognor l'inganno;
 mentre s'aggrappa al nulla la mia mano  contro il destino avverso allor mi scaglio
 e l'urlo l'eco effonde assai lontano  per le promesse fatte più fallaci!
 da quell'arcano Lido dove sei;  Così nei miei ricordi
               ti vedo mentre t'allontani mesta
 anche la voce che frenava il pianto  avvolta in una nebbia ognor più densa
 or resta muta e strozza ogni rimpianto!  lasciando sulle ciglia amare lacrime
               e le mie mani tese ad afferrare
               un lampo ancora del mio sogno infranto!




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