Page 50 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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Simona Spalletta



                Che siano i versi a prendere carne

                Consistenza e forma

                A vaneggiare

                Finalmente consistenti
                con le loro gambe corte

                Movenze minacciose e voce grossa

                Sarebbero pulci con la voce stentorea
                Proprio loro, roba di inchiostro e lettere

                Che si mette a vendicare secoli d' abuso di carta e calamaio!

                Già li vedo
                tutti in fila come soldati

                Eserciti d' infiniti versi con la penna o la piuma in mano

                invece che di baionetta armati
                Con gli occhi di brace a sfidare tutti i poeti

                Vediamo un po' che altro sapete fare!





                Sabrina Ricciutelli
                UN CIELO DI POESIA




                Un cielo di poesia ha una luna corsara che spiega le vele tra l’onda di stelle verso rotte

                d’amore



                Un cielo di poesia è una gerbera rossa corolla di nuvola e antera di sole nel portafiori

                tramonto



                Un cielo di poesia a uno scivolo glitter di arcobaleno e alla fine di esso un verziere fatato




                Un cielo di poesia è trapunta di corpi celesti sopra un letto di mare e cuscini di terre



                Un cielo di poesia e pergamena preziosa su cui scrivere un sogno con calamai di aquilone



                Un cielo di poesia è quel luogo del cuore che in groppa a un tappeto di sassi puoi sorvolare

                l’immenso



                Un cielo di poesia…

                semplicemente poesia




                                     AnnaLisa Milani

                                     IL PESCE CANTERINO                                   starnazzava con la coda
                                                                                          per pavoneggiarsi

                                     Il pesce muto                                        e rendersi più bella.

                                     cantava a squarciagola                               Si godeva il mare
                                     la sua                                               e nel contempo

                                     “non ti scordar di me”                               sorseggiava insieme

                                     alla sua bella                                       al suo pesce preferito

                                     gallinella di mare                                   una birra
                                     che incantata                                        per poterlo ringraziare.

                                     dal suo silenzioso gorgoglio,




                50   periodico mensile del gruppo NOIQUI
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