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Il tuo volto con le stelle!

01/06/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Il tuo volto con le stelle! Quel tuo volto disegnato in una nuvolaa seguirmi ad ogni ombra di passoin quell’abbraccio senza sostanella luce d’una iperbole visione. dove vanno a finire i giorni bui,dove si nascondono i sorrisi dati,quale sapore rimane d’un bacio mozzafiato. E poi in tasca rimangono frammentid’insospettabile magiafiorenti come le begonie di giugnonel profumo d’un nuovo volgere. Di notte ho disegnato il tuo volto con le stelle! @Luciano Zampini Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Luciano Zampini 📝 Pubblicata da: Luciano Zampini

Dipinti, non in vendita

31/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

  Il primo dipintoUna donna che cammina su un filo d’acquaـــــــــــــــــــAll’angolo della fieraUna donna che cammina su un filo d’acqua… Altro… Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Reema Hamza 📝 Pubblicata da: Elisa Mascia

“L’Infinito Respiro del Mare” ~♡♡♡~♡♡♡~ Nel palpito eterno dell’onda che viene, si specchia il mistero di antiche sirene. Un ritmo cadente, un dolce sussurro, che tinge di sogni d’immenso e d’azzurro. Custode di perle e tesori sommersi, di storie perdute nei flutti dispersi, racconti il tuo canto con voce profonda, e il tempo si frange su ruvida sponda. Sei specchio del cielo, sei culla di vita, sei pagina vergine mai definita, dove scrivono i venti le loro preghiere, e danzano stelle nelle notti più nere. Nelle tue voragini, abissi di pace, dove il silenzio solenne or giace, conservi segreti di mondi lontani, di antichi naufragi e di sogni arcani. E quando la luna ti tinge d’argento, sussurri leggende portate dal vento, di eroi naviganti verso l’orizzonte, di amori perduti e passioni pronte. Sei padre e tiranno, sei pace e tempesta, ora danzi sereno, ora ululi in festa, specchio infinito che mai non riposa, assisti all’eterno mutar di ogni cosa. Nel respiro tuo l’infinito dimora il segreto del tempo che vola e divora, ma tu resti immobile, eterno guardiano, al confine tra il tutto e il nulla più arcano. Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Francesco Billa 📝 Pubblicata da: Francesco Billa

“Distorsioni morali”

30/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

“Distorsioni morali” ~♡♡♡~♡♡♡~ Che differenza c’è tra una carezza e uno schiaffo? Tra un bacio e un morso? Tra l’amore e la rabbia? Tra la cultura e la barbarie? Chiedetelo a chi non vive più, consumato dal gelo di un amore deformato. La risposta volerà in un alito di vento. Ma ci sarà qualcuno capace di sentirla? Di capirla? Guardando intorno, solo occhi chiusi e parole distratte accompagnano un finto dolore, mentre un crepaccio s’apre tra le coscienze inaridite. Non ho fiducia. E tutto rimarrà sepolto dalle ceneri di una umanità fallita. Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Francesco Billa 📝 Pubblicata da: Francesco Billa

Her Last Finjan**

29/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Her Last Finjan** Text by Reema Hamza Translated by : Riyadh Abdulwahid    In the morning, she wipes the night off her lips with a bitter sip, turns the finjan as if flipping through the faces of passersby in her memory, reads the bottom like someone staring into her fate—without daring to ask. At noon, she lets the finjan grow cold like a dream that arrived too late, traces its rim with the fingers of solitude, thinking of many possibilities, all leading to nothing. In the evening, she pours the coffee thick, black as her secrets, gazes at the rising steam, sees a face emerging from absence, then melting… like everything else once did. At night, she leaves the finjan empty— like her heart. Each sip a story, each swirl in the finjan a destiny. She contemplates the cracks and the metaphors, writing her life between the finjan and her lips. She and the coffee… one woman. She burns… and reshapes. She melts… and is born again.   **Finjan: A small handleless coffee cup traditionally used in Arab culture, often linked to rituals of fortune-telling and storytelling through the reading of coffee grounds.   النص العربي  فنجانها الاخير للشاعرة : ريما حمزة ترجمة : رياض عبدالواحد  في الصباح، تمسحُ الليلَ عن شفتيها برشفةٍ مُرّة، تُقلّبُ الفنجانَ، كأنها تُقلّبُ وجوهَ العابرينَ في ذاكرتها، تقرأُ القاعَ كمن يحدّقُ في مصيرهِ ولا يجرؤُ على السؤال.   في الظهيرة، تتركُ الفنجانَ يبردُ كحلمٍ تأخرَ عن الوصول، تُداعبُ حوافهُ بأصابعِ الوحدة، تُفكرُ في احتمالاتٍ كثيرةٍ، كلُّها تُفضي إلى اللاشيء.   في المساء، تصبُّ القهوةَ كثيفةً، سوداءَ كأسرارها، تحدّقُ في البخارِ المتصاعد، تراهُ وجهاً يُطلُّ من الغياب، ثم يذوبُ… مثلما ذابَ كلُّ شيءٍ آخر.   في الليل، تتركُ الفنجانَ فارغاً، كقلبِها. كلُّ رشفةٍ حكاية وكلُّ دورةٍ في الفنجانِ مصير تتأملُ الكسر والاستعارات وتكتبُ سيرتها بين الفنجانِ وشفتيها هي والقهوة… امرأة واحدة تحترقُ.. وتعيد التشكّل تذوبُ.. وتولدُ من جديد. Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Reema Hamza 📝 Pubblicata da: Elisa Mascia

Vissuti senza riserva!

29/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Vissuti senza riserva! Noi due poetiche melodie, così vicinissimi, da sentire il battito del cuore a fare eco al ritmo dell’altro.Il silenzio lavora come un’antica magia. La voce ormai si perde in un’eco lontana,mentre le pareti della stanza si aprono intorno,voliamo d’istinti distanti dal mondo, che si sfilaccia come una tenda di perline. Il desiderio arde, ci divora, una fame inarrestabile, che non può essere negata.Le labbra si schiudono, si incontrano in quel bacio a quel crocevia, dal sapore di conquista, di resa. Intenso come l’aroma delle spezie orientali,che danzano nell’aria tiepida della sera,come i respiri, che si consumanotra le tremolanti ombre cinesi… Nati dalle lampade a olio, vissuti senza riserva! @Luciano Zampini Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Luciano Zampini 📝 Pubblicata da: Luciano Zampini

“Sogni silenziosi”

29/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

“Sogni silenziosi” ~♡♡♡~♡♡♡~ C’era una volta un tempo lontano, quando un sogno pareva realtà. Allora ho imparato a sognare. Sognare cieli nuovi e nuovi orizzonti. Sognare l’America e le sue illusioni. Sognare, spinto dalle prime pulsioni che scaldavano il cuore. Ora il cielo è crollato l’America è svanita, il cuore si nasconde. Non so più sognare forse perché sognare non è di questo tempo. Forse perché non c’è niente per cui valga la pena di sognare. O forse, semplicemente, perché sogno in silenzio Condividi questa poesia: Condividi su Facebook Condividi via Email Condividi su WhatsApp ✍️ Scritta da: Francesco Billa 📝 Pubblicata da: Francesco Billa